Torino Updates: 5 stand da non perdere ad Artissima? Ecco le prima selezione di Artribune
Da Brescia a Roma, da Zurigo a Chicago. Cinque chicche selezionate per voi ad Artissima nella sua giornata di inaugurazione
Cinque stand da non perdere ad Artissima, tra le 193 gallerie, 2000 opere e 34 paesi di provenienza nella fiera all’Oval diretta da Sarah Cosulich Canalutto. Da Rotwand Gallery, spazio proveniente da Zurigo di Sabina Kohler & Bettina Meier-Bickel solo show di Klaus Lutz nell’ambito di Back to the Future. L’artista scomparso nel 2009 a New York, è presente in fiera con una teoria di piccoli libri di artista, tra segno, disegno, parola e installazione, in un display delicatissimo e per gli amatori più attenti, alla scoperta di questo straordinario pensatore, filmmaker e artista del secolo scorso.
Giovanissimi da Thomas Brambilla, Brescia, che presenta il torinese Erik Saglia e l’anconetano Edoardo Piermattei, 26 e 23 anni, che si confrontano con una pratica estremamente differente. Rigoroso, pittorico e geometrico il primo, tridimensionale, gestuale, materico ed espressivo il secondo. Scelta coraggiosa del gallerista che si presenta nella fiera torinese con questa “strana coppia”, recente acquisto dello spazio.
Vince il confronto anche da Marie Laure Fleisch di Roma e Bruxelles che presenta in accoppiata Santiago Reyes Villaveces, colombiano classe 1986 e l’italianissima Alice Cattaneo, classe 1976, dieci anni più grande, proveniente da Milano. La danza è nello spazio aereo della scultura dove i due si confrontano. Occupando armonicamente le pareti o poggiando saldamente a terra, ma aggettando e protendendosi verso lo spettatore in un gioco di metalli luminosi e materiali poveri.
Da Rhona Hoffman Gallery di Chicago Michael Rakowitz, artista iracheno americano mette in scena l’opera realizzata nell’ambito di Saltwater, la Biennale di Istanbul di Carolyn Christov Bakargiev che rievoca il centenario del genocidio armeno: le vestigia della Istanbul Art Nouveau sono impresse su carta e nelle reliquie della città conservate nella teca esposta nello stand. E che ci fanno pensare alla Turchia contemporanea e agli sviluppi che ha subito nel corso dell’ultimo anno.
Last but not least, da Massimo Minini a Brescia allestimento ardito con un’opera del XIX secolo Giacobbe e i suoi figli di un pittore francese anonimo che si confronta notevolmente con le opere contemporaneissime di Sheila Hicks e Ariel Schlesinger. E il risultato funziona e anche molto.
– Santa Nastro
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