Torino Updates: 5 cose da non perdere a The Others che si rigenera nell’Ex Ospedale Regina Maria Adelaide
29 espositori per questa edizione di The Others nella nuova sede a Borgo Rossini. Una manifestazione che non ha subito nessun contraccolpo dal cambio di location, anzi ne ha approfittato per modulare una rinascita
Progetti speciali, di cui rimandiamo il racconto in altra sede, stand e tanti progetti speciali profit e no-profit per la fiera The Others nella nuova location dell’Ex Ospedale Regina Maria Adelaide a Borgo Rossini. Resta la componente armonica e sociale, che riesce a rallegrare anche uno spazio di dolore come un Ospedale perdendo invece l’aspetto costrittivo delle celle dell’ex carcere. Anche in questo caso abbiamo trovato cinque stand da non perdere: diteci se siete d’accordo.
C’è ad esempio il solo show di Luca Gilli, che costruisce un lavoro totalmente site-specific. Reinterpreta infatti il luogo dell’Ospedale, sfidando anche i macchinari per raddrizzare la schiena ai bimbi rachitici, salvaguardati dall’organizzazione, per lo stand della galleria Paola Sosio di Milano. Il suo lavoro si chiama Attesa.
Interattivo e ricco di cambiamenti il progetto del Caffè Internazionale di Palermo, il caffè degli intellettuali della città siciliana – come qualcuno lo ha definito – promosso da Stefania Galegati e Darrell Shines. Ogni giorno un intervento, fino a domenica 6 novembre, con segni e segnali di Giovanni Gaggia, Drifters (Sandrine Nicoletta e Valentina Miorandi), Coquelicot Mafille, Filippo Falaguasta, Fabrizio Basso, Riccardo D’Avola e Alvise Bittente, Tothi Folisi, Carmelo Nicotra, Angelo Leonardo e Antonino Costa. Molto toccante l’intervento di Giovanni Gaggia, presente in fiera anche con lo spazio Sponge di Pergola, una performance che parte dal testo di Fortuna Piricò, moglie di una delle vittime della strage di Ustica che racconta l’odore della pelle di suo marito. È contenuto anche nel libro Inventarium, che nasce dalla collaborazione tra Gaggia e Davide Quadrio, di cui nelle pagine scorrono le poesie.
La Galleria L’ étrangère di Londra, presenta le opere monumentali delle artiste Małgorzata Markiewicz e Marie Jeschke. La prima è polacca, classe 1979, la seconda di Rostock giovanissima del 1982. Completa il dibattito tutto femminile l’austriaca Anita Witek che ha utilizzato i materiali dei cartelloni pubblicitari della Kunsthalle di Graz, riconfigurati, per creare la sua serie fotografica per The Others. Le opere svelano con questo lavoro di riconfigurazione la natura artificiale delle immagini sorgente.
Angelo Bellobono presenta invece, il progetto Atla (s) now che coinvolge inoltre Alessandro Facente, curatore, Aniko Boehler, antropologa, Mike Mc Hugo, imprenditore, tra gli altri. A The Others sono presentati i risultati di un progetto che mette insieme la pratica sportiva dello sci e l’arte contemporanea, in un programma di residenze per artisti, eventi e molto altro ancora, che diventano mezzi di relazione sociale nella comunità Amazigh dell’alto atlante marocchina a circa 60 km da Marrakech.
Da non perdere il bellissimo tappeto di zollette di zucchero, pezzo forte della Galleria Widmer+Theodoridis ad Eschlikon in Svizzera, realizzato dall’artista Werner Widmer, a prova di visitatore.
– Santa Nastro
Fino al 6 novembre 2016
The Others
Ex Ospedale Regina Maria Adelaide
Lungo Dora Firenze 87 Torino
theothersfair.com
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