Brain Drain. Parola a Jenny Maranca e Federica Zuccarini
Abbiamo scoperto due profili interessantissimi alla corte della Sceicca Al-Mayassa, presso il Qatar Museums Authority. Due giovanissime italiane ricoprono ruoli decisivi nel museo che ospita il progetto “Curate Award” in collaborazione con Fondazione Prada. Due italiane formate nelle università nazionali, espatriate in cerca di opportunità, che dopo pochissimi anni vantano posizioni di rilievo. Una doppia intervista con Jenny Maranca (Head of QMA Gallery Katara) e Federica Zuccarini (PR Coordinator del Qatar Museums Authority).
Come è arrivata l’opportunità di lavoro al QMA?
Jenny Maranca: Sono arrivata a Doha nel giugno 2010, in occasione dell’apertura del Mathaf, tramite normale call come consulente per seguire l’organizzazione e installazione delle due mostre inaugurali, Told, Untold & Retold e Interventions, allestite in Al Riwaq, una delle strutture di QMA adibite a mostre.
Federica Zuccarini: Mi sono avvicinata al mondo dell’arte qatarino mentre lavoravo alla tesi di laurea sullo sviluppo del panorama artistico e culturale in Medio Oriente. Mia madre si era trasferita in Qatar qualche anno prima e grazie ai suoi racconti ero rimasta affascinata da quel mondo completamente diverso dal nostro. Qatar Museums Authority è arrivata di conseguenza: prima con uno stage che mi ha dato l’opportunità di conoscere meglio l’organizzazione e apprezzarne gli ambiziosi progetti, poi con la proposta di lavoro.
Potete tratteggiare il vostro profilo e che tipo di studi avete fatto?
Jenny Maranca: Dopo il primo anno di consulente con Mathaf, mi è stata offerta una posizione permanente in QMA, dal 2012 sono entrata a fare parte del team di Public Art come responsabile della galleria che QMA ha al Katara Cultural Village. Oltre che delle normali funzioni della galleria, mi occupo dell’organizzazione delle mostre, del rapporto diretto con artitisti, curatori, spedizioni, alestimenti ecc., e seguo se serve anche le mostre che abbiamo nell’altra nostra venue per temporary exhibition o lavoro sulle travelling exhibition. Dopo il Liceo a Piacenza, ho scelto l’università nella bellissima Parma, vecchio ordinamento Lettere moderne – indirizzo Storico Artistico con una tesi in Museologia e Storia del Collezionismo, prime esperienze con Studi e gallerie private, poi la possibilità di spostarmi una prima volta a Doha per seguire un primo progetto artistisco, una volta terminato ho lavorato in una galleria d’arte privata aperta da un collezionista all’interno del primo art centre di Doha.
Federica Zuccarini: Dopo gli studi classici a Rimini ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione e Gestione nei Mercati dell’Arte e della Cultura nel 2009 a Milano e mi sono poi specializzata, grazie all’esperienza lavorativa, in comunicazione e pubbliche relazioni. In QMA mi occupo delle relazioni con i media, in particolare con giornalisti e pubblicazioni internazionali per la promozione di mostre, eventi e progetti culturali. Parte integrante del lavoro include la pianificazione di strategie di comunicazione in collaborazione con diversi partner culturali, tra cui artisti contemporanei, musei e fondazioni. Dal mio arrivo in Qatar ho avuto l’opportunità di lavorare su mostre di artisti internazionali quali Damien Hirst e Takashi Murakami, di partecipare all’apertura di Mathaf e di curare la comunicazione per progetti di diplomazia culturale promossi da QMA: Qatar UK nel 2013 e Qatar Brazil nel 2014. Al momento sto lavorando sulla mostra di Richard Serra che inaugurerà in aprile presso QMA Gallery e Alriwaq Doha.
Qual è la visione del Qatar per la cultura? Quali politiche culturali sono state promulgate?
La cultura è considerata uno dei pilastri fondamentali per lo sviluppo della nazione, come sottolineato da Qatar National Vision 2030, un documento che delinea gli obiettivi di sviluppo dello Stato. Grazie a un programma artistico e culturale variegato – che include iniziative di public art, mostre temporanee e la tutela del patrimonio culturale e dei siti archeologici – Qatar Museums Authority mira a consolidare l’impegno del Qatar per diventare un vivace centro per le arti, la cultura e l’istruzione, in Medio Oriente e oltre. Tra i progetti diretti da QMA ci sono il Museo di Arte Islamica, il Mathaf, il futuro Museo Nazionale del Qatar e due spazi espositivi, QMA Gallery e Alriwaq Doha.
Quali sono i luoghi di riferimento per l’arte e la cultura?
Sicuramente QMA, con i suoi musei e i centri per mostre temporanee, è considerata una delle istituzioni di riferimento. Uno dei centri culturali piu’ attivi è Katara, cultural village che, oltre ad ospitare gallerie e associazioni artistiche, è la sede anche del Katara Art Center e della Qatar Philharmonic Orchestra. Anche in Education City, una città univarsitaria parte di Qatar Foundation, le attività culturali sono tante e vengono promosse dalle singole università. Ad esempio, Virginia Commonwealth University include uno spazio espositivo in cui vengono esposte le opere degli studenti. Sparse per la città ci sono poi diverse gallerie private, soprattuto al Souq Waqif e al The Pearl, ed eventi culturali di vario genere vengono organizzati nei periodi invernali nella zone del lungomare Corniche e ad Al Bidda Park.
Quali le principali tendenze artistiche in Qatar?
Il panorama artistico del Qatar si muove all’interno di un ambiente ricco e dinamico, che guarda alle tendenze locali e allo stesso tempo riflette su quello che succcede a livello regionale e internazionale. La scena artistica è abbastanza giovane e negli ultimi anni stanno nascendo molti giovani artisti che si affacciano e affrontano differenti tematiche utilizzando stili e media diversi.
Quali opportunità di aggiornamento per i professionisti dell’arte?
L’offerta formativa in campo artistico e culturale è in forte espansione. Le università che offrono corsi di alta formazione per artisti e professionisti del settore sono due: Virginia Commonwealth University, che offre sia corsi universitari di arte e design, sia corsi brevi per gli interessati in un particolare ambito; e UCL Qatar, che offre Master in Museum Studies, Archeologia e Conservazione, e corsi brevi per i professionisti. Oltre alle università, enti come Qatar Museums Authority e Katara organizzano regolarmente corsi per il pubblico, conferenze e attività volte a coinvolgere adulti e bambini.
Come lavoravate prima in Italia e come lavorate al QMA?
Jenny Maranca: Ho lavorato quasi esclusivamente all’estero, se escludiamo il periodo universitario: non ho abbastanza basi per esprimere un giudizio. In QMA l’ambiente è stimolante e internazionale: solo nel mio dipartimento Public Art apparteniamo a dieci nazionalità diverse, ci sono progetti importanti, energia e tanta voglia di fare. Amo il mio lavoro: mi dà e mi ha dato la possibilità di lavorare con artisti, architetti, curatori internazionali di cui avevo ammirato mostre e letto libri, da Francesco Bonami a Hans Ulrich Obrist. Il lavoro è tanto e il tempo poco, quindi ci vogliono costanza ed energia.
Federica Zuccarini: Essendomi trasferita in Qatar subito dopo la laurea, non ho mai avuto l’occasione di lavorare in Italia, a parte qualche stage durante il corso di studio; la mia esperienza lavorativa è iniziata in QMA quattro anni fa. Lavorare in QMA è un’esperienza unica: non credo siano molte le istituzioni al mondo che diano l’opportunità di lavorare con artisti riconosciuti a livello internazionale, collaborare con alcuni tra i musei e le istituzioni più famose al mondo e allo stesso tempo aiutare a modellare il panorama culturale locale. Spesso si presenta come una sfida, ma credo che lavorare in QMA sia un privilegio per chiunque ami l’arte e la cultura.
Che cosa significa il progetto Curate award nella programmazione del QMA?
Uno degli obiettivi di Qatar Museums Authority è rivoluzionare il modello di museo portando l’esperienza culturale al di là delle quattro mura del museo tradizionale. Sfidando le idee correnti su ciò che normalmente s’intende per mostra, e dando l’opportunità a tutti di diventare curatore, Curate è un progetto che stimola l’espressione creativa e incarna perfettamente la missione di QMA.
Neve Mazzoleni
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