Regione Piemonte. Consigli non richiesti
La grande presenza di patrimoni culturali e ambientali, l’importanza storica che ha avuto nella determinazione dell’Italia, le qualità enogastronomiche sono caratteristiche che rendono il Piemonte una Regione ad alto potenziale di attrattività turistica. Ma non sono tutte rose e fiori…
Quando si parla del Piemonte, si pensa a una Regione all’avanguardia e lo è sicuramente rispetto ad altre regioni d’Italia; ma ancora molto c’è da fare. Va precisato che la Regione ha sicuramente ridotto i suoi investimenti negli ultimi anni sui temi della cultura e il turismo, ma se si vanno a leggere attentamente alcuni dati, ci si rende conto che alcune criticità sono sempre rimaste invariate negli ultimi dieci anni e su queste, forse, non è sì mai lavorato completamente.
I dati di Banca d’Italia raccontano di una Regione che, rispetto al suo ruolo di confine e transfrontaliero, deve investire con ancora maggior forza sul turismo e sul sostegno alle imprese turistiche e ricettive.
Se dovessimo indicare quali sono i temi ai quali prestare attenzione, il pennarello rosso andrebbe su quattro indicatori, dati Infocamere che fanno emergere una serie di elementi che mettono in risalto come il Piemonte abbia ancora una serie di carenze d’offerta: bassissimo tasso di crescita di imprese turistiche, elevato tasso di mortalità, una bassa spesa di turisti stranieri e ancor più bassa se si guarda il pro-capite anche per un’offerta strutturale. Il Piemonte si posiziona a un saldissimo terzo posto su tutto il periodo di riferimento (dal 2008 al 2013) per la quantità di posti letto a una stella sul totale degli altri esercizi ricettivi.
Se dovessimo limitarci a dare un piccolo suggerimento ai decisori politici, sarebbe quello di aiutare le strutture ricettive a migliorare la loro offerta, lasciando alle extra-alberghiere l’offerta low-cost.
La Regione Piemonte nei prossimi anni dovrà lavorare molto di più per aumentare la sua capacità di offerta, mettendo al centro del lavoro un maggiore sostegno agli scambi turistici, anche in relazione a una maggiore e più precisa analisi della domanda. Avendo ben chiaro la sua posizione strategica di Regione di confine, e quindi rientrante all’interno di itinerari transnazionali.
Stefano Monti
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #28
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