Torino Jazz Festival. Non è solo musica
Dieci giorni di eventi, all’insegna del rapporto musica e altre arti, animeranno il Torino Jazz Festival. Una quinta edizione che farà da cornice a due anteprime: il nuovo museo Polo del ‘900 e il live del progetto Pulse! di Max Casacci & Co., qui al debutto. Appuntamento dal 22 aprile al 1° maggio.
IL CLOU DEL JAZZ A TORINO
La quinta edizione del Torino Jazz Festival (dal 22 aprile al 1° maggio) avrà come filo conduttore il rapporto di questa forma musicale innovativa del Novecento con le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia e letteratura (togliendo la prerogativa al Fringe – la parte off del festival – che da sempre unisce musica e arte). E lo celebrerà legandosi all’inaugurazione di un nuovo centro culturale dinamico e aperto alla cittadinanza – il Polo del ‘900 – presso il complesso juvarriano dei Quartieri Militari, composti dai palazzi di San Daniele e di San Celso.
Due i momenti cardine: il primo dedicato alla Festa della Liberazione, con un concerto pomeridiano sotto il porticato di questo nuovo museo co-progettato e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Comune di Torino e Regione Piemonte per offrire un contenitore allo sterminato archivio dei dodici diversi istituiti culturali coinvolti nel progetto; il secondo, dal titolo Novecento. Il primo secolo del jazz, animerà con due concerti – quello di Riccardo Zegna (il 26 aprile) con brani all’insegna dell’incontro tra sonorità americane ed europee, e quello del Porta Palace Collective il 27 aprile – la mostra temporanea Lungo un secolo. Liberazioni e oppressioni nel Novecento allestita nei locali del Polo.
Sempre il 25 aprile sarà la data di un’altra delle novità di questa edizione del TJF: l’esibizione in prima assoluta sul main stage di piazza Castello di Pulse! Jazz and the city, il collettivo ideato dai tre torinesi Max Casacci dei Subsonica, Daniele Mana aka Vaghe Stelle e il sassofonista Emanuele Cisi per creare un disco fatto con i suoni della città.
Un progetto pensato per il Torino Jazz Festival e aperto a molte collaborazioni provenienti da diverse realtà musicali: l’elettronica, il jazz, l’hip hop e anche il cantautorale.
PAROLA D’ORDINE: CONTAMINAZIONE
C’è anche un’altra mostra che contraddistingue questo festival: L’Armonia Nascosta di Mario Giansone – ospitata a Palazzo Saluzzo Paesana dal 21 aprile al 25 maggio – è finalizzata alla riscoperta di questo artista torinese schivo, geniale e carismatico che, prendendo spunto dal lavoro dedicato al jazz, uno dei temi più ricorrenti nella sua produzione, riapre uno squarcio sull’attività di un pittore, grafico, orafo – ma soprattutto scultore – tanto grande quanto dimenticato.
Il viaggio nell’indagine jazz-e-resto-delle-arti prosegue con le proiezioni delle pitture industriali di Pinot Gallizio durante il concerto di Battista Lena al Teatro Piccolo Regio Giacomo Puccini (24 aprile), e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con Mapping_Extended (29 aprile), una performance site specific dove la danza di Sara Marasso, il contrabbasso di Stefano Risso (autore del recente album Tentacoli per la Solitunes Records), i materiali visivi e sonori dell’artista Alessandro Sciaraffa e il disegno di luci del light designer Davide Rigodanza s’incontreranno in un’ottica transdisciplinare.
Per concludersi con un evento eccezionale: Antonio Sánchez, autore delle musiche per il film premio Oscar Birdman, eseguirà dal vivo le parti di batteria sulle immagini proiettate al Cinema Massimo, rinnovando la collaborazione della rassegna con il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Claudia Giraud
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