Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Tre itinerari fra natura e arte
Acclamata prelibatezza gastronomica, il tartufo bianco d’Alba è al centro dell’omonima fiera. Giunta all’87esima edizione, la rassegna include mostre, eventi e percorsi enogastronomici, tutti da gustare. Dal 7 Ottobre al 26 Novembre 2017.
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Perla tra le manifestazioni enogastronomiche del Piemonte – e fattore di sviluppo economico di Langhe, Roero e Monferrato – la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ogni anno attira più di 600 mila persone sul territorio. Quest’anno, per la sua 87esima edizione, si accendono i riflettori sul rapporto tra design, arte ed enogastronomia d’eccellenza in una serie di prestigiosi appuntamenti che celebreranno l’incontro tra il Tuber magnatum Pico e il made in Italy.
Ma cosa visitare ad Alba? Ecco tre brevi itinerari adatti a unire il giro turistico della città e la partecipazione ad alcuni dei moltissimi eventi – mostre, mercati, degustazioni, raduni, festival – disseminati per tutte le strade, le vie e le piazze principali.
LE CHIESE
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Tullio Pericoli, Figura 63, 2017, olio, inchiostro e collage su tela, cm 50×60
Dal 23 settembre si potranno ammirare le opere di Tullio Pericoli (Le colline davanti) presso l’eclettica Chiesa Medievale di San Domenico (XIII sec.); proseguendo per Via Accademia, ecco che si giunge nel centro storico. Qui si trovano: il Cortile della Maddalena, antico chiostro benedettino punto di incontro e cuore della città annesso all’omonima chiesa (di cui è da vedere il coro, dove esporrà, dal 28 settembre, l’attesissima Marina Abramović grazie al costante impegno della famiglia Ceretto nell’arte contemporanea), migliore esempio del barocco albese; e il consigliatissimo Museo Federico Eusebio, che presenta una ricca collezione di reperti archeologici (dal Neolitico all’Età Romana) e una sezione dedicata alle scienze naturali, in un allestimento minimalista e moderno.
PALAZZI E ARCHEOLOGIA
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Ettore Sottsass per Alessi
Presso il Palazzo Banca d’Alba, nel corso della fiera, saranno ospitate le mostre promosse da Alessi (De Truffle, dal 26 settembre) e Fondazione Bottari Lattes (retrospettiva di Renato Brazzani dal 23 settembre e Poeti/Pittori/Poeti dal 4 novembre); una buona occasione, continuando su via Cavour, per passare davanti al palazzo del Comune e visitare la Casa museo di Beppe Fenoglio. Assolutamente da vedere, in Piazza Risorgimento, è la Cattedrale di San Lorenzo, imponente Duomo gotico dove sono confluiti diversi stili architettonici; ma la chicca da non perdere è La Città Invisibile (Piazzetta Chiodi), un percorso sotterraneo costituito da resti musealizzati, scavi archeologici e antiche rovine (come il decumano e il teatro sotto la Chiesa di San Giuseppe) di quella che nell’89 a. C. era Alba Pompeia.
NON SOLO ALBA
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Le Langhe viste dalla Cappella del Barolo di Sol LeWitt – photo Gilberto Silvestri
Indispensabili per apprezzare e comprendere il territorio delle Langhe sono le gite fuori dal centro di Alba: i vigneti e le celeberrime colline non a caso sono riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Due i luoghi imperdibili: il primo è la mai consacrata Cappella del Barolo (Cappella di SS. Madonna delle Grazie) presso il Vigneto Brunate di La Morra, oggi coloratissima interpretazione, unica nel suo genere, degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett. Il secondo è il Castello di Grinzane Cavour, fortificazione medievale celebre per la maestosa vista sulle Langhe in cui si terrà l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba (12 novembre); l’evento prevede la partecipazione di personalità della politica, della cultura e dello spettacolo internazionali. Un’esperienza che, anche in mancanza di capitali da investire, può trasformarsi in un tour del complesso, con visita al museo e all’enoteca.
‒ Federica Maria Giallombardo
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