Al via Artribune Travel: la prima tappa è Torino

“Torino Moderna” è la prima tappa di un lungo viaggio, che si svolgerà dall’8 all’11 dicembre 2021. In compagnia del direttore responsabile di Artribune Magazine, quattro giorni per scoprire l’anima culturale e la vita artistica della prima capitale d'Italia.

Abbiamo ideato, in collaborazione con Target Travel, un’esperienza di viaggio che trasforma i contenuti di Artribune in esperienze reali, sul territorio. Vi porteremo laddove nessuna altra agenzia di viaggio vi può portare, ideando tour con un taglio del tutto inedito, sempre con l’obiettivo di incontrare i protagonisti ed entrare nel vivo e nel dietro le quinte dell’arte, dell’architettura e dell’enogastronomia.
Per il viaggio inaugurale abbiamo scelto la prima capitale d’Italia, città ricca di storia e cultura, fortemente all’avanguardia in ambito artistico, per coglierne insieme l’atmosfera e alcuni degli spunti più vibranti. Ad accompagnare i partecipanti in questo primo viaggio ci sarà un torinese doc, e non poteva che essere Marco Enrico Giacomelli, il nostro direttore responsabile.
Sarà un mix di arte e cultura che percorrerà epoche differenti, tra gallerie d’arte, musei, giardini e passeggiate di qualità, senza mai trascurare l’importanza delle pause enogastronomiche. Ecco qualche dettaglio in più.

Giorno primo DALLA NUOVA LAVAZZA ALLA CHIESA DI MARIO BOTTA

Nuvola Lavazza, Esterno del Museo Lavazza sullo sfondo l'Headquarter © Andrea Martiradonna

Nuvola Lavazza, Esterno del Museo Lavazza sullo sfondo l’Headquarter © Andrea Martiradonna

L’itinerario inizia con la visita guidata della Torino moderna e futura. Ci fermeremo alla Nuvola Lavazza, l’opera firmata dall’architetto Cino Zucchi che intende celebrare l’innovazione, mantenendo un forte legame con il territorio e con l’azienda, che vanta centovent’anni di storia. Visiteremo il museo interattivo, terminando ovviamente con una buona degustazione di caffè.
Poi verso la Cattedrale del Santo Volto, costruita su progetto di Mario Botta tra il 2004 e il 2006. L’opera si inserisce nel programma di riqualificazione urbana di reintegrare l’insieme delle aree industriali dismesse negli Anni Settanta, volto a mantenere la memoria storica della città in stretta connessione con il lavoro. Quest’area, sede degli stabilimenti della Michelin, delle fonderie e dei laminatoi della Fiat, oggi rappresenta insieme al Parco Dora un nuovo polo urbano di aggregazione sociale.
A cena saremo da Madama Piola, dove i gusti della tradizione piemontese vengono resi contemporanei, utilizzando esclusivamente prodotti locali. In cucina, lo chef Christian Milone.

Giorno secondo LA VAL DI SUSA E IL CASTELLO DI RIVOLI

Sacra di San Michele

Sacra di San Michele

Al mattino si parte in direzione Val di Susa, a quaranta chilometri da Torino. Prima tappa la Sacra di San Michele, imponente abbazia costruita sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano nel 987. Si trova al centro della via di pellegrinaggio che unisce quasi tutta l’Europa occidentale, da Mont-Saint-Michel a Monte Sant’Angelo. Un luogo denso di spiritualità, custodito in origine dai monaci benedettini e ora dai padri rosminiani.
Per il pranzo ci fermeremo al bistrot Between, tavola giovane e moderna di recentissima apertura. Alla guida ci sono Michela Quaglio (cucina) e Lorenzo Di Gennaro (sala), trentenni con un curriculum già ben nutrito – giusto per fare un esempio in zona, hanno lavorato entrambi al mitico Combal.zero di Davide Scabin.
Nel pomeriggio restiamo in zona, direzione Castello di Rivoli, la residenza reale sabauda che dal 1984 è sede del Museo d’Arte Contemporanea, oggi Patrimonio dell’Unesco. La collezione permanente e le importanti mostre temporanee (visiteremo ad esempio il solo show di Otobong Nkanga e la grande rassegna dedicata al critico e curatore Achille Bonito Oliva) si interconnettono con stucchi e affreschi settecenteschi e con le architetture degli ambienti storici del castello.
Al rientro in città ci attende la galleria d’arte contemporanea Franco Noero, nella sede di via Mottalciata, accompagnati da Marco Enrico Giacomelli. La mostra in corso è quella dedicata a Lothar Baumgarten, artista tedesco prematuramente scomparso nel 2018.
Cena al ristorante Scannabue, autentica cucina di tradizione nel vivace quartiere di San Salvario: attenzione massima alle materie prime in gran parte piemontesi.

Giorno terzo DALLA GAM ALLE GALLERIE DI BORGO NUOVO

Paolo Mussat Sartor, Paesaggio toscano, 1997, pigmenti colorati su carta b&n al bromuro d'argento, cm 26x22,5

Paolo Mussat Sartor, Paesaggio toscano, 1997, pigmenti colorati su carta b&n al bromuro d’argento, cm 26×22,5

La terza giornata si apre con la visita alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, che vanta un patrimonio di oltre 45mila opere tra pittura, scultura, installazione, fotografia, disegno e una vasta collezione di video d’artista tra le più importanti di Europa. Fra le mostre temporanee allestite in queste settimane, tre focus monografici su autori di diverse epoche e generazioni: dall’Ottocento di Giovanni Fattori a un maestro dell’arte contemporanea come Luigi Ontani, fino alla Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, artista torinese classe 1976.
Pranzo al Caffè Platti, uno dei luoghi simbolo della cucina e della pasticceria sabauda.
Nel pomeriggio, in compagnia di Marco Enrico Giacomelli, faremo un tour nella zona di Borgo Nuovo, luogo storico delle gallerie d’arte contemporanea torinesi. Partiremo da Riccardo Costantini Contemporary, dove l’artista e fotografa Maura Banfo propone un delicato viaggio dalle atmosfere marine. Si prosegue con la Galleria Peola Simondi, che vede protagonista il duo Gioberto Noro con fotografie che mettono in discussione tecniche e percezioni consolidate. Ancora fotografia da Photo & Contemporary con le Visioni di un maestro quale Paolo Mussat Sartor. Un breve percorso a piedi, attraversando il centro città, ci porterà all’ultima tappa: la grande mostra personale di Marinella Senatore alla Galleria Mazzoleni. In tutte le gallerie troveremo sempre ad accoglierci gli addetti ai lavori: galleristi, curatori, artisti.
Si chiude con la cena al ristorante Opera, dove lo chef Stefano Sforza propone due menu, uno dei quali vegetariano, per scoprire le delizie delle verdure acquistate sulle colline torinesi, dove ha sede l’azienda agricola del patron del ristorante.

Giorno quarto IL CENTRO CITTADINO E IL PALAZZO REALE

Piazza Castello Torino via Pixabay

Piazza Castello Torino via Pixabay

Passeggiata mattutina per raggiungere Piazza Castello, fulcro del centro storico torinese, circondata da palazzi a portico e costellata da alcuni dei più importanti monumenti della città. Ci fermeremo per una Merenda Reale alla caffetteria di Palazzo Opera, per poi proseguire tra i paesaggisti contemporanei che sono intervenuti nei Giardini Reali, recentemente riaperti in seguito al restauro dei più importanti monumenti del parco, la fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, il muro di cinta dell’antica fortificazione e i Bastioni.

QUI il programma completo

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Redazione

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