Nasce a Lecce Stazione Ninfeo. Riapre al pubblico Masseria Tagliatelle nel Parco delle Cave
È solo un tassello del più ampio progetto di riqualificazione dell’area adiacente alla stazione ferroviaria della città, dove sorgevano le cave di tufo, affidato ormai diversi anni fa al grande architetto Alvaro Siza
Non si può dire che sia semplice il processo di restituzione del Parco delle Cave alla città di Lecce. Il progetto di riqualificazione a cura dell’archistar portoghese Alvaro Siza (Piano di valorizzazione dell’area urbana ex Cave di Marco Vito) data a quasi dieci anni fa. Obiettivo? Recuperare un’area di grande interesse storico-artistico e paesaggistico (dalle cave provengono le pietre utilizzate per dare forma al barocco salentino che rende il centro di Lecce unico al mondo), per offrire alla città un’idea di verde pubblico all’avanguardia, su un’area di sette ettari adiacente alla stazione ferroviaria – di cui, da subito, si è ipotizzato il ribaltamento del fronte di ingresso principale – che conserva anche preesistenze di epoca rinascimentale (il Ninfeo delle Fate, terme cinquecentesche).
I LAVORI NEL PARCO DELLE CAVE
11 milioni di finanziamento ministeriale non hanno impedito nel recente passato l’impantanamento dei lavori: terminato il ponte carrabile dell’architetto portoghese nel 2019, l’ultimo lotto di rifiniture – dalla nuova pavimentazione alla messa in sicurezza del parco – è ancora in fase di completamento, dopo essere incappato, nel 2020, anche nell’interdittiva antimafia comminata all’azienda appaltatrice che avrebbe dovuto gestire la chiusura del cantiere, ripartito solo nell’estate 2021, con la concessione affidata all’azienda agricola Agostinello. Nel frattempo, però, qualcosa si muove.
L’INAUGURAZIONE DI TAGGHIATE URBAN FACTORY
A maggio scorso, la prima inaugurazione nell’area ha portato all’apertura della Tagghiate Urban Factory (nella porzione di parco cui si accede da via dei Ferrari: le tagghiate sono i caratteristici solchi lasciati dal taglio dei blocchi di tufo nelle cave), affidata per i prossimi due anni alla gestione dell’associazione Oikos, che proporrà attività sociali e culturali votate al coinvolgimento diretto del quartiere e della comunità, all’educazione ambientale, alla cultura e alla musica, alle attività per bambini e famiglie (a supporto, sono stati creati un orto didattico, una ludoteca, un ciclofficina popolare, un punto ristoro).
IL RECUPERO DI MASSERIA TAGLIATELLE. NASCE STAZIONE NINFEO
E ora anche lo storico immobile di Masseria Tagliatelle, sorto all’interno del grande Parco delle Cave nel XVI secolo, si appresta a riaprire le porte al pubblico. L’edificio rappresenta testimonianza ben conservata delle antiche ville suburbane sorte nella campagna intorno a Lecce, e ingloba al suo interno il Ninfeo delle Fate, ipogeo termale rinascimentale cui grazie al progetto di recupero sarà consentito l’accesso tramite visite guidate. Si chiamerà Stazione Ninfeo, non a caso, l’hub di comunità sostenuto del finanziamento di 500mila euro stanziato da Fondazione Con il Sud. Nei prossimi dieci anni la Masseria diventerà spazio d’azione per le giovani associazioni locali del terzo settore, coordinate con la formula del partenariato da Tdf Mediterranea. Così Stazione Ninfeo sarà ostello sociale, polo di co-working, punto ristoro (gestito da un’impresa sociale a cura dell’istituto alberghiero partner), ospitando anche laboratori culturali e residenze artistiche. Ma si è pensato anche a servizi di portineria di quartiere Ferrovia, sportelli di supporto alla disabilità, percorsi multimediali e in braille per ipovedenti. Si stima di coinvolgere tremila giovani under 35, dieci istituti scolastici della provincia di Lecce e trecento persone con disabilità.
– Livia Montagnoli
www.oikosostenibile.org/tagghiateurbanfactory
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