La Cultura non Isola questo è il motto di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Un micro-mondo fatto di tradizioni e miti forgia la più piccola isola del golfo di Napoli nel complesso vulcanico dei Campi Flegrei. Per festeggiare il prestigioso titolo è stato organizzato un calendario fittissimo di eventi con 44 progetti, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati. Non sono mancati gli eventi collaterali, come il premio Elsa Morante lo scorso maggio alla sua trentaseiesima edizione procidana, o la tradizionale sfilata delle Grazielle con costumi d’epoca, il concerto a sorpresa di Liberato e quelli di LDA e di Arisa. Il programma è ancora ricco e denso: ecco cosa riserva a chi sceglierà Procida per un viaggio all’insegna della cultura o per le vacanze.
–Francesca de Paolis
https://www.procida2022.com/testimonianze
THE TENDING OF THE OTHERWISE. UNA MOSTRA DIFFUSA
Simile ad una caccia al tesoro The Tending of the otherwise è una mostra di arte contemporanea diffusa su tutta l’isola di Procida, curata da Simone Frangi e Alessandro Castiglioni. La rassegna -fruibile fino al 25 settembre- comprende opere d’arte, performance, istallazioni e proiezioni cinematografiche che, grazie ad una serie di momenti live, accenderanno continuamente l’attenzione sul progetto. Prendendo spunto dalle indagini socioculturali dell’antropologo Stuart McLean e dell’autrice coreana Myung Mi Kimsull’estetica dei linguaggi performativi tra l’umano e il non umano, 25 giovani artisti dell’area euromediterranea sono stati invitati ad esplorare immaginari sostenibili per la vita contemporanea. Girando tra l’Officina della Cittadella Dei Misteri e il caratteristico borgo di Terra Murata, tra il cinquecentesco Palazzo D’Avalos, le cappelle della Madonna del Carmine e quella della Purità, fino al centro storico di Procida, è possibile misurarsi con le opere di Ru Kim, Adrian Abela, Yesmine Ben Khelil, Bianca Hisse, Francis Offman, Virginia Russolo, Victor Fotso Nyie, Marco Giordano, Sophie Utikal, Eleni Odysseos, Vanja Smiljanić, Adji Dieye. Nel giardino dell’hotel La vigna, invece, sono esposti i lavori di Binta Diaw e di Michele Seffino e nella piscina dell’albergo è prevista per il 25 settembre la performance di Madison Bycroft. Le serate dedicate al cinema vedono protagonisti Areej Huniti & Eliza Goldox, Noor Abuarafeh, Endi Tupja, Enar de Dios Rodríguez, Riccardo Badano & Hanna Rullmann e Johanna Bruckner, presso l’ex convento di Santa Margherita Nuova, tra il 23 e il 24 settembre.
VOCI AL VENTO. GLI STORIONAUTI IN CERCA DI RACCONTI
Il racconto orale, specialmente nelle località di mare, è un rito antichissimo e ben radicato. A prendere le redini di questo storico rito ci sono i Storionauti, personaggi in cerca di pensieri, parole, sensazioni, storie da tessere ed intrecciare. Le testimonianze raccolte dai turisti durante il mese di luglio sono state mescolate alla sapienza degli abitanti dell’isola in questo primo workshop di co-scrittura aperto a tutti, a cura di Aste&Nodi. Grazie all’aiuto di esperti, le storie raccolte sulle navi sono state riscritte, per dare vita ad un’unica grande storia collettiva. I momenti di ascolto e di narrazione sono stati intervallati dagli interventi di alcuni professionisti di storytelling, antropologia ed etnografia, perché i racconti possano entrare in dialogo con il territorio e le sue comunità. Gli esiti del workshop sono stati restituiti all’isola e ai suoi abitanti il 30 e 31 luglio scorso, nei luoghi più insoliti dell’isola di Procida, attraverso una performance suggestiva pensata per sensibilizzare il pubblico alla coralità e all’inclusione. I prossimi appuntamenti sono previsti per il 25 agosto a Procida e il 27 agosto sui traghetti Caremar diretti sull’isola.
IS.LAND. CINQUE ARTISTI E UN’ISOLA DA STUDIARE
Nell’ambito di Procida inventa s’inserisce IS.LAND, un programma di residenza di due settimane sull’isola – dal 12 al 25 settembre-, organizzato da BJCEM (Association Biennale des Jeunes Créatures de l’Europe et de la Méditerranée), in collaborazione con lo staff di produzione di Procida Capitale della Cultura. Cinque artisti internazionali under 35 provenienti o residenti nell’area del Mediterraneo, dopo una ricerca site-specific sono invitati a sviluppare un progetto process-based sull’isola, con l’obiettivo di collaborare con le comunità locali e i professionisti del posto per la produzione di un’opera d’arte. Importante sarà tenere conto del contesto e della specificità geopolitica che contraddistingue Procida, in vista anche dell’Open Studio previsto per il 25 settembre, quando gli elaborati saranno presentati al pubblico. Agli artisti si richiede di tenere conto del contesto e della specificità geopolitica di Procida in vista dell’Opening. Le cinque residenze di IS.LAND si inseriscono in un più ampio progetto curatoriale: The Tending of the Otherwise.
NUTRICE. GLI ITINERARI GASTRONOMICI DI PROCIDA
Procida Cultura 2022 sceglie di inoltrare i cittadini temporanei anche alla scoperta della gustosa relazione esistente tra uomo e ambiente attraverso 6 itinerari. I procidani vestiranno i panni di “ciceroni”, accompagnando i villeggianti per gli itinerari di terra, i quali si snoderanno tra vigne, limoneti e ‘parule’ (si tratta degli antichi orti dove crescono alberi di limoni profumati e straordinari che producono grandi frutti con buccia a grana grossa, detti ‘limoni pane’). Gli itinerari di mare, invece, partono dai porti dell’isola per delle vere e proprie battute di pesca. Il progetto prende il nome dalle parole dello storico greco Dionigi d’Alicarnasso che definì Procida ‘nutrice di Enea’. Il focus sulla consapevolezza che il cibo non assolve solo alla funzione di nutrimento, ma è anche strettamente connesso alla dimensione emotiva, identitaria e sociale di una comunità. Il programma, coordinato dalla rete dei produttori locali e in collaborazione con Slow Food, prevede molti gustosi appuntamenti: 5, 6 e 7 agosto, 2, 3 e 4 settembre, 7, 8 e 9 ottobre e 4, 5 e 6 novembre. La durata di ogni giro è di due ore per un massimo di 30 partecipanti.
FILI D’OMBRA – FILI DI LUCE. RICAMARE UNA STORIA CON L’ARTE
Nel borgo di Torre Murata si erge il rinascimentale Palazzo dei marchesi d’Avalos, poi residenza reale dei Borbone, in seguito trasformato in scuola militare e infine in colonia penale fino al 1988. Fili d’ombra – fili di luce racconta il rapporto della comunità dei prigionieri con l’isola attraverso il lino che lavoravano come esercizio educativo e che veniva poi acquistato dalle donne procidane, le quali lo avrebbero poi finemente ricamato per farne preziosi corredi e panni d’uso quotidiano. Un filo teneva insieme due mondi: quello del carcere, un’isola dentro l’isola, fatto di sofferenze e di dolore; e quello esterno, fatto di luce, di vita e di riti. Attraverso quattro sezioni – storia, memoria, speranza e tradizione – che prendono forma nel ventre del complesso, la mostra -fruibile fino al 31 dicembre-, comprende materiali originariamente lavorati dai detenuti e capi realizzati ad hoc da studenti universitari e donne attualmente detenute, in un dialogo immaginifico tra passato e presente. La rassegna è Organizzata dalle associazioni Chiaiolella-Borgo Marinaro e Minerva, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e la sartoria Palingen, legata alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Infine, in una delle finestre che affacciano sul mare è possibile vedere un’opera firmata dall’artista Alfredo Pirri, del 2015.
SPRIGIONARTI. CINQUE GRANDI ARTISTI PER UN’EVASIONE NON SOLO ESTETICA
Più di una mostra si articola nel Palazzo d’Avalos, già dimora signorile, residenza reale e ex cittadella penale fino al 1988. Le opere e le istallazioni di William Kentridge, Maria Thereza Alves, Andrea Anastasio, Francesco Arena e Jan Fabreriflettono l’atmosfera e la storia dei luoghi. Il magnifico palazzo signorile e le anime di coloro che vi sono vissuti come carcerati. Il progetto SprigionArti dà vita a una rassegna di d’arte contemporanea nelle celle dei detenuti, con la volontà di creare un laboratorio dinamico che immagini la nascita di un nuovo nucleo museale. Ai cinque grandi artisti è stato chiesto di immaginare una prospettiva relazionale con l’ex colonia penale, un luogo simbolo e testimonianza della storia sociale, politica e urbanistica dell’isola per indagare nuove risonanze di senso tra la dimensione della reclusione e la vocazione attuale di apertura e condivisione. L’esposizione -ruibile fino al 31 dicembre- si articola nelle grandi sale del piano terra del Palazzo d’Avalos, dove spiccano la videoistallazione Zeno Writing, di Kentridge sulla vita di Italo Svevo e l’opera di Fabre, The Catacombs of Dead Street Dogs: una ex cappella in penombra sembra allestita per una festa con grandi riccioli colorati che pendono dal soffitto, ma le ombre dei decori sulle pareti e la presenza di scheletri originali di cani trovati sulla strada, che pendono dal soffitto con indosso cappellini variopinti, concorrono a far emergere l’eco di un’atmosfera lugubre, perturbante.
HAPPENING OF HUMAN BOOKS. TEATRO, SCRITTURA E PERFORMANCE
Un’esperienza di teatro partecipato e di scrittura vivente collettiva anima l’isola di Procida Capitale della Cultura 2022, coinvolgendo comunità, territorio e narrazione orale. L’iniziativa ideata e curata dall’Associazione Officinae Efesti, si compone di una serie di incontri attraverso cui nascerà una grande storia corale attraverso le voci e i corpi di uomini e donne isolani, residenti ed abitanti temporanei di tutte le età. Marinai, studenti, ristoratori, librai, docenti, artisti, medici, fotografi, attori, ballerini e pensionati interpreteranno le pagine de L’immortale di Jorge Luis Borges, capolavoro letterario sul tema dell’isolamento, del viaggio e della ricerca dell’immortalità e altre opere dell’autore argentino, interpolate con altro materiale drammaturgico originale elaborato nel processo laboratoriale Borges/L’immortale con i partecipanti. Il processo creativo si fa evento, happening appunto, la cui ultima azione sarà l’esibizione in pubblico in alcuni luoghi simbolo dell’isola.
ECHI DELLE DISTANZE. MUSICA DALLE ISOLE DEL MONDO
La musica è il suo incanto magico è un tassello che non poteva mancare nel calendario di Procida Cultura 2022 che accoglie musicisti provenienti dalle isole di tutto il mondo: Taiwan, Mauritius, Isole Salomone, Madagascar, Marshall Islands, Tahiti, Isole Samoa, Australia, Sardegna, Sicilia, Creta. Ciascun artista internazionale, che vive l’insularità e le sue tensioni come condizione biografica ed esistenziale, si confronterà con alcuni musicisti continentali che con amano approfondire la dimensione dell’isola e con il suo immaginario, traendone ispirazione.
Echi delle distanze è una rassegna musicale che, inaugurata a maggio, prosegue fino a settembre, realizzando un vero e proprio arcipelago di concerti, laboratori e incontri attraverso il talento di artisti di 11 differenti nazionalità. Una molteplicità diffusa di proposte musicali e performance disseminate tra spiagge, giardini, belvedere, moli e piazzette, favoriscono le pratiche di ascolto e di immersione nel paesaggio coinvolgendo villeggianti e comunità locale. L’isola stessa si rende suono, oggetto e soggetto musicale attraverso voci, ritmi, racconti sonori e tradizioni delle isole del mondo. Ma quali sono le date da segnare in agenda? Il prossimo concerto è previsto per il 22 agosto, per poi proseguire con un fitto programma di eventi che si concluderà il prossimo 17 settembre.
ESERCIZI SUL FUTURO. UN DIBATTITO SU SCIENZA, DIGITALE E AMBIENTE
La particolarità della dimensione insulare di Procida ispira sei incontri con personalità del mondo scientifico e culturale. Dialoghi attualissimi sui temi più scottanti dell’agenda 2030: ambiente, sostenibilità e antropocene. Questi dibattiti, che hanno luogo sull’isola il 22 di ogni mese fino a novembre, intendono generare una riflessione multiversa sul concetto di ‘confine’ con l’obiettivo di delineare un futuro in cui questa parola non sia più sinonimo di ‘barriera’. L’isola di Procida si presenta come un laboratorio dove tutti i confini sono liquidi e si aprono nuove strade per ripensare allo spazio cosmico, fisico e astronomico, alla natura, al mondo digitale, al viaggio.
RITUAL PROJECT. I SUONI DELL’ISOLA
La musica segna il ritmo e richiama spesso anche un tempo antico, diverso dal presente, riallacciandosi alla tradizione e al rituale. Nell’ambito musicale di Procida Capitale della Cultura 2022, un percorso sonoro, inaugurato il 16 aprile, prosegue fino al 5 novembre, alla scoperta delle più antiche pratiche iniziatiche dell’isola allo scopo di conservarne la memoria. Per l’occasione sono state create alcune installazioni multimediali collocate nei luoghi più diversi dell’isola. Una serie di suoni rituali digitalizzati, inoltre, danno vita a composizioni originali eseguite in forma di concerto, in un intreccio inestricabile di arte e antropologia, attraverso il talento e le ricerche di Paolo Polcari, Ubik Daniele e Leonardo Scotto di Monaco. Il progetto comprende inoltre performance musicali elettroniche con tracce inedite di suoni rituali procidani e incontri sui temi delle tradizioni a rischio di estinzione.
RESTART FROM THE FUTURE. ARCHITETTURA D’INFANZIA
Accompagnati da sei tra i migliori giovani studi di architettura nazionali e internazionali, centinaia di bambini procidani tra i 7 e i 12 anni stanno progettando sei micro-architetture sociali. Restart from the future. Scuola di architettura per bambini, a cura del Farm Cultural Park, galleria d’arte e residenza per artisti nata a Favara in provincia di Agrigento, dimostra come nel calendario culturale 2022 dell’isola anche l’architettura si è ritagliata uno spazio speciale. Le sei micro-architetture saranno aperte al pubblico a fine progetto ed esposte nei giardini di palazzo d’Avalos, in un terreno di cinquemila metri quadrati, laddove un tempo c’erano le coltivazioni dei detenuti dell’isola; un luogo ricco di storia che oggi è restituito alla cittadinanza grazie al lavoro dei volontari.
CURIOSITÀ. LE INIZIATIVE PRIVATE E LE CARTE PROCIDANE
La piccola Procida non è un’isola abituata al turismo di massa. Coloro che soggiornano su questa terra magica in mezzo al mare sono radi e selezionati, ma con l’elezione a Capitale della Cultura, tutti gli abitanti si stanno dando da fare con impegno e ospitalità. Alcuni si sono offerti volontari per fare da guida turistica, offrendo a chi arriva anche dolci tipici e regalando centrini, capi d’abbigliamento all’uncinetto e altri oggetti di artigianato. C’è anche chi ha preso ispirazione dall’elezione di Procida a regina della Cultura e si è lasciato prendere da creatività e ingegno, come i proprietari del ristorante L’Agave, sul lungo mare della Chiaiolella, che hanno ideato e prodotto un nuovo mazzo di carte napoletane personalizzato. Al posto dei denari vi figurano i limoni, audaci tridenti marini sostituiscono le spade, le coppe si mutano in ‘fescine’, tipici panieri di frutta, mentre i bastoni diventano fusi. Le figure inoltre indossano abiti locali, tra cui quelli delle famose Grazielle procidane. Un’idea che è piaciuta molto, soprattutto ai collezionisti di carte da gioco. Sembra davvero che questa elezione stia portando l’isola ad una primavera nuova, nonostante l’estate che avanza.
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