Il periplo del lago di Como rivela un patrimonio storico e paesaggistico lussureggiante. Una gita autunnale è occasione per scoprire la storia di due sponde – la comasca e la lecchese – diverse ma complementari, tra ville, giardini, siti archeologici, circoli operai. Attivati da mostre e progetti di arte contemporanea diffusa. Ci muoviamo in una ricognizione sul territorio che tocca anche i boschi meno battuti dell’area, e suggerisce una deviazione alla volta del Canton Ticino.
LA SCENA DELL’ARTE SULLE DUE SPONDE DEL LAGO
È un progetto espositivo articolato tra due sedi – Villa Carlotta a Tremezzina (Como) e lo Spazio Circolo di Bellano (Lecco) – La Scena dell’Arte promossa da ArchiViVitali (a cura di Velasco Vitali), visitabile fino al 6 novembre. L’obiettivo è infatti quello di connettere le due sponde del lago nel segno dell’arte contemporanea che nutre un’iniziativa diffusa: l’obiettivo è indagare l’identità dei luoghi, l’anima più turistica e mondana del versante comasco e quella storicamente manifatturiera del lecchese. Da qui la scelta delle sedi che accolgono opere e installazioni del progetto, che fonde arti visive e narrazione teatrale: la storica Villa Carlotta con i suoi giardini botanici di allestimento ottocentesco, da un lato; un ex circolo operaio trasformato in spazio espositivo, dall’altro. Villa Carlotta diventa per l’occasione Teatro Segreto, grazie all’interpretazione di Antonio Marras e Ferdinando Bruni; lo Spazio Circolo, anch’esso trasformato in una scenografia teatrale, accoglie gli Straniamenti di venti artisti contemporanei (Nicola Benois, Giosetta Fioroni, Barnaba Fornasetti, Claudia Losi, Armin Linke, Mimmo Paladino, Emilio Tadini, Giovanni Testori, Paolo Ventura e altri), tra installazioni, costumi, locandine e studi di scena.
CANOVA NOVELLO FIDIA A VILLA CARLOTTA
Fino al 22 dicembre, Villa Carlotta ospita anche la mostra Canova, novello Fidia, a cura di Gianfranco Adornato, in collaborazione con Maria Angela Previtera ed Elena Lissoni. Il progetto si inserisce nelle celebrazioni per il secondo centenario della morte dello scultore di Possagno (nel frattempo, a Bassano, si è aperta una ambiziosa retrospettiva). Il percorso mette a confronto le opere di Canova presenti in villa, dal Palamede alla Musa Tersicore, con repliche di epoca romana di sculture greche attribuite a Fidia (la fascinazione esercitata dall’opera dello scultore greco nel corso dei secoli è ben proposta nella sezione che riunisce disegni e incisioni derivati dai suoi capolavori, dall’apparato scultoreo del Partenone ai Colossi di Montecavallo al Quirinale).
https://www.villacarlotta.it/it/
STORIE DI LIBERTY E COLLEZIONISMO A VILLA BERNASCONI
Progettata all’inizio del Novecento da Alfredo Campanini per l’ingegnere Davide Bernasconi, la villa di Cernobbio evidenzia in ogni dettaglio strutturale e ornamentale lo stile Liberty che l’architetto scelse per dotare il suo committente – patron delle Tessiture Seriche – di una “casa alla moda”. Dal 2017, la villa è un museo inserito nel circuito dell’Art Nouveau European Route, e ospita di frequente mostre temporanee. Fino a gennaio 2023, il progetto Al lago con Antonio e Marieda porta a Cernobbio una ventina di opere della Collezione della Casa Museo Boschi Di Stefano (progettata a Milano da Piero Portaluppi), sottolineando la passione della giovane borghesia industriale milanese per i laghi lombardi, affermatasi tra fine Ottocento e inizio Novecento come luogo prediletto di villeggiatura. Negli Anni Trenta, le foto degli album di viaggio di Antonio e Marieda Boschi Di Stefano immortalano a più riprese questi luoghi – Villa Bernasconi compresa – e la mostra, incentrata sul tema del viaggio, celebra tale legame attraverso 24 fotografie d’epoca dell’Archivio Storico Fotografico Vasconi, offrendo al contempo l’opportunità di apprezzare i rapporti di amicizia e stima intrattenuti dalla coppia di collezionisti con artisti di spicco dell’epoca, da Mario Sironi a Lucio Fontana e Ennio Morlotti. Si prosegue tra opere di Massimo Campigli ed Enrico Baj, fino al più vicino Giuliano Collina. Nella Stanza del Pavone Tacchinato, tra le più suggestive del percorso Liberty del primo piano, trovano spazio le sculture in ceramica realizzate in prima persona da Marieda Di Stefano.
https://www.villabernasconi.eu/
I SENTIERI DELL’ARTE SUL MONTE GENEROSO
Non solo giardini addomesticati dall’uomo e residenze storiche che si specchiano nelle acque. Scoprire il territorio lacustre significa anche esplorare i boschi che lo circondano. Per esempio lungo i Sentieri d’Arte “allestiti” nell’alto comasco, al confine con il Canton Ticino. La terza edizione dell’iniziativa curata da Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli ha portato in Valle Intelvi gli artisti Simone Berti, Caretto/Spagna, Jonathan Vivacqua; e loro hanno dato vita al progetto Polline, popolando con interventi site specific il percorso ad anello che si snoda dal basso cammino del Monte Generoso attraverso sentieri botanici e viottoli agro-pastorali. Un’occasione per passeggiare nel bosco di maggiociondolo più esteso d’Europa, prima di ridiscendere verso il lago.
UN SABATO TRA LE VILLE SUL LAGO
È un appuntamento che non prevede deroghe – unica data il 5 novembre, per due tour, alle 9.30 e alle 14 – quello con la visita guidata congiunta a Villa Carlotta, Villa del Balbianello e Villa Mainona, tra le residenze più note e ammirate dell’area comasca. Le Ville della Tremezzina è un evento promosso nell’ambito del Piano Integrato della Cultura della Regione Lombardia, che punta a destagionalizzare il turismo sul lago e beneficia di un autunno mite come pochi se ne ricordano negli ultimi anni. Con biglietto unico si accede alle tre dimore, partendo dalla visita guidata al Museo del Paesaggio del Lago di Como ospitato a Villa Mainona, per proseguire a piedi verso Villa Carlotta e ripercorrerne la storia (l’edificio fu realizzato per il marchese Giorgio II Clerici nell’ultimo quarto del Seicento, mentre nella seconda metà dell’Ottocento spese grandi attenzioni per il giardino botanico Duca Giorgio II di Sachsen Meiningen). L’ultima tappa condurrà – via lago – i partecipanti a Villa del Balbianello: antico convento francescano, fu trasformata in villa di delizia dal cardinal Angelo Maria Durini alla fine del Settecento, ma deve la sua forma attuale all’intervento novecentesco di Guido Monzino.
MINIARTEXTIL A COMO
Non mancano nella nostra ricognizione i centri di riferimento sul lago. Fino all’8 gennaio, Villa Olmo ospita la 31. Edizione di Miniartextil, rassegna dedicata alla fiber art, che riunisce nella residenza settecentesca molti protagonisti della scena artistica italiana e internazionale. In nome del Rosa alchemico, colore che dà il titolo alla manifestazione inneggiando a nuove forme di positività, partecipano con i propri lavori di arte tessile Marinella Senatore, Emma Talbot, Teresa Antignani, Gabriella Benedini, Raul Gabriel, Manuel Ameztoy (primo incontro sul percorso, nell’atrio centrale della villa, con una cascata rosa porpora di tessuto-non tessuto), Jacopo Benassi (che per l’occasione rivisita il Teatrino di Villa Olmo) e tanti altri.
A conquistare la scena sono, però anche i minitessili ‒ piccole opere d’arte che misurano 20 centimetri per lato, realizzate con tecniche o materiali tessili – che costituiscono da sempre il fulcro della rassegna. Appendice della mostra è l’installazione dell’artista parigina Mai Tabakian alle Terme di Como Romana, sito archeologico scoperto negli Anni Settanta in viale Lecco, trasformato per l’occasione in Garden Sweet Garden (visita guidata ogni sabato, alle 16).
https://www.miniartextil.it/it
L’ARTE ITALIANA TRA XIX E XX SECOLO A LECCO
Sull’altro ramo del lago, quello “che volge a mezzogiorno” di manzoniana memoria, sono i musei civici di Lecco a offrire l’opportunità di scoprire un’altra destinazione che vale una gita autunnale. Fino al 20 novembre, a Palazzo delle Paure e Villa Manzoni si visita la mostra Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, primo appuntamento di un percorso espositivo volto a indagare la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo. Si parte dal momento di transizione nel passaggio tra i due secoli, attraverso un excursus in novanta opere che raccontano la temperie artistica dell’epoca, il successo del Divisionismo e la fascinazione simbolista, la rappresentazione del quotidiano, la pittura di paesaggio, la denuncia sociale come i viaggi della mente, nella dimensione dei sogni e delle visioni. Tra gli artisti esposti, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Sottocornola, Plinio Nomellini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Leonardo Bistolfi, con prestiti da musei e collezioni private di tutta Italia.
LA STORIA DELL’ARCHITETTURA A MENDRISIO, DAL CINQUECENTO A OGGI
Una deviazione verso il Canton Ticino, alla volta di Mendrisio, ci porta al Teatro dell’Architettura della località svizzera per apprezzare il contributo dello storico e urbanista André Corboz al dibattito sull’architettura e l’urbanistica del secondo Novecento.
Corboz, fautore della teoria del “territorio come palinsesto”, è stato a lungo punto di riferimento per la pianificazione urbanistica in Svizzera e Francia, e la mostra visitabile dal 4 novembre al 5 febbraio 2023 ripercorre la vicenda. Preparando il terreno per la retrospettiva su un architetto tra i più celebrati del Cinquecento, Domenico Fontana, in scena dal 27 novembre alla Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate. Le “invenzioni di tante opere”. Domenico Fontana e i suoi cantieri è il titolo della mostra che rende merito al progettista di origine ticinese che tanto apprezzamento riscosse nella Roma di Sisto V.
QUALCHE CONSIGLIO GASTRONOMICO SUL LAGO DI COMO
È ormai una garanzia di sorprese per chi apprezza la sperimentazione in cucina il ristorante di Davide Caranchini a Cernobbio: Materia esprime il pensiero di chi coraggiosamente l’ha creato, in tavola e oltre, presentando un’idea coerente e moderna di servizio di sala e ricerca gastronomica. Essenzialità è la parola chiave.
Sull’altra sponda del lago, a Lecco (località Malgrate, proprio sull’acqua), si fa strada una novità che scommette sulla stessa freschezza di visione: Hands by Nøøne è un progetto guidato da due giovani chef, che cercano ispirazione tra i prodotti del bosco, il pesce di lago, la selvaggina, e non dimenticano le tradizioni locali, pur spingendo il pedale della sperimentazione.
Chi cerca la tradizione del territorio, invece, si troverà a proprio agio al Crotto Valdurino (Moltrasio), espressione autentica dell’antica tradizione dei crotti, termine con il quale si indicano le trattorie tipiche del comasco, nate accanto a locali scavati nella roccia, utilizzati anticamente per la conservazione di salumi, vini e formaggi. La tavola è semplice, la cucina verace: gnocchi, polenta, pesce di lago (lavarello burro e salvia, missoltini alla piastra), crostate fatte in casa.
http://www.ristorantemateria.it/
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