Palazzo di Varignana sui colli bolognesi. Resort, azienda agricola, giardino botanico

È una storia di recupero e riqualificazione quella di Palazzo di Varignana, antica dimora riqualificata sulle colline bolognesi. Podere, azienda agricola, resort, oggi è una meta per gli amanti della natura e del relax. E c’è anche un anfiteatro tra i vigneti

Il ritratto di Battista Sforza e Federico da Montefeltro, realizzato da Piero della Francesca nella seconda metà del Quattrocento, è forse uno dei più bei dipinti di paesaggio italiano. I Duchi d’Urbino si affacciano di profilo su colline a perdita d’occhio, che sembrano galleggiare nella calda luce di un pomeriggio estivo. Nel rapporto dialettico tra arte e natura prende vita un terzo elemento: l’arte del giardino, unione perfetta di ideali artistici e di abilità colturali.
Il Palazzo di Varignana, antica dimora storica (ex Palazzo Bargellini Bentivoglio del 1705), è un luogo che racconta questo amore per il paesaggio. Il podere si trova sulle colline bolognesi, nella località Varignana di Castel San Pietro Terme, caratterizzata per lo più da ampie zone rurali e casali. Acquisita dall’imprenditore bolognese Carlo Gherardi, la sua è una storia che parla di recupero e di rigenerazione, di edifici storici e di cascine abbandonate, di frutti antichi e di nuovi metodi di coltivazione.

Palazzo Varignana, giardini. Photo Claudia Zanfi

Palazzo Varignana, giardini. Photo Claudia Zanfi

STORIA E NATURA AL PALAZZO DI VARIGNANA

Si inizia con il recupero di Villa Amagioia, l’antica casa padronale. Qui i giardini sono progettati dall’architetto e paesaggista Antonio Perazzi nel 2008. L’area conserva una grande varietà di specie arboree e botaniche, messe in evidenza da un sapiente censimento con cartellini e nomi delle piante, restituendo così un patrimonio vegetale ben fruibile dal pubblico. A questo si aggiunge una notevole collezione di querce (oltre 60 specie) e una decina di varietà di alberi da fico.
Un pergolato di meli da fiore e rose separa il giardino ornamentale dal labirinto di più recente realizzazione. Progettato dall’agronomo Sandro Ricci, è composto da una siepe di ilatro della varietà Phyllirea angustifolia, arbusto solido e maggiormente resistente ai parassiti. Il labirinto, a forma rettangolare, anticamente rappresentava il passaggio metaforico verso l’espiazione e quindi la salvezza. Qui è puntellato da piccoli alberi da frutto, preesistenze che si sono volutamente salvaguardare.
Nell’area tra il palazzo antico e la casa padronale viene realizzato un resort diffuso, con piscine, belvedere, aree servizio, ristoranti, centro congressi, centro benessere. Qui sono stati messi a dimora altri 60mila arbusti e tremila alberi ad alto fusto. I prati che circondano gli edifici sono resistenti e a basso fabbisogno idrico, grazie a un miscuglio speciale con sementi di Zoysia e Lippia. Genesi dell’azienda agricola è la Tenuta Rio Rosso (dal nome di un piccolo corso d’acqua), con un parterre di essenze, erbe officinali e fioriture spontanee. A queste si aggiungono filari di frutti antichi e inusuali, tipo il banano d’inverno, bacche di goji, mandorli, noccioli, corbezzoli, nespoli e cornioli, che servono come base per le cucine del resort.

Palazzo Varignana, Tenuta Rio Rosso, frutti antichi. Photo Claudia Zanfi

Palazzo Varignana, Tenuta Rio Rosso, frutti antichi. Photo Claudia Zanfi

L’AZIENDA AGRICOLA E L’ANFITEATRO SUL LAGO

Nel 2015 nasce l’azienda agricola Agrivar, che comprende oltre 600 ettari di terreni, tra cui il più ampio oliveto dell’Emilia-Romagna. Qui sono state ripristinate varietà di ulivi autoctoni (come Correggiolo e Ghiacciola), con una produzione di olio extravergine tra i più premiati. Agli ulivi si aggiungono 50 ettari di vigneti e una nuova cantina di mille metri quadrati, costruita seguendo i canoni dell’architettura semi-ipogea, con materiali naturali come il legno d’ulivo e i mattoni rossi, perfettamente integrati nel paesaggio circostante. In questo periodo autunnale, particolarmente suggestivi sono i colori del fogliame della vigna di Malbo Gentile, con foliage degradante dal giallo all’arancione al rosso. Oltre agli orti, ai vasti frutteti, agli uliveti e alle vigne, il podere conta una rara produzione di zafferano e di mieli artigianali curati da apicoltori locali.
Ultimo nato in questo immenso progetto di recupero del territorio è l’Anfiteatro sul Lago. Progettato da Sandro Ricci, l’esperto che negli anni ha seguito tutta l’evoluzione dell’azienda agricola e del paesaggio, è un’ampia riconversione di versanti abbandonati, trasformati con impianti viti-vinicoli e il ripristino di un lago a uso irriguo. A questo si aggiungono nuove opere di interesse comunitario, come la realizzazione di un anfiteatro per eventi e concerti, oltre a percorsi ciclo-pedonali snodati tra i filari. Nella preparazione del terreno per i nuovi vigneti si è mantenuta la conformazione naturale dei versanti e salvaguardato il patrimonio arboreo dei piccoli boschi preesistenti, con particolare riguardo agli esemplari di querce antiche. Per il contenimento dei pendii e delle acque sono state introdotte tecniche di ingegneria naturalistica, in modo da inserirsi armoniosamente nel contesto paesistico. L’opera dell’Anfiteatro sul Lago è stata realizzata creando una struttura classica semicircolare, con cinque gradinate in blocchi d’arenaria (pietra tipica delle cave nell’Appennino tosco-romagnolo). Le ampie sedute sono in grado di ospitare oltre 300 persone in tutte le stagioni dell’anno. All’interno di questa meravigliosa cornice naturale vengo organizzati eventi e degustazioni, tra cui il Varignana Music Festival. Numerosi sono i sentieri disegnati appositamente con percorsi che permettono di attraversare i vigneti, di raggiungere il lago, la cantina e i poderi circostanti. Un’azione paesaggistica, un percorso di scorci suggestivi e un programma di turismo rurale, ideati nel rispetto ambientale, per offrire esperienze positive a visitatori e ospiti.

Claudia Zanfi

https://www.palazzodivarignana.com/

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Claudia Zanfi

Claudia Zanfi

Claudia Zanfi, promotrice culturale e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane.…

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