Connexion è il titolo del festival diffuso che a partire dal 25 novembre, e fino al 7 gennaio, cercherà di stabilire nuove connessioni tra la città di Savona e l’arte contemporanea, intercettando gli snodi (e i luoghi) della sua stratificata identità culturale per sviluppare riflessioni complementari e alternative. Connexion è un Festival Diffuso di Arte Contemporanea, progetto inedito dell’Associazione Culturale Arteam, ideato e curato da Livia Savorelli, che prende forma in parallelo alla mostra dei finalisti di Arteam Cup 2022, visitabile al Palazzo del Commissario nella Fortezza del Priamàr.
Riconnettersi a partire dalla città, come indica il sottotitolo della rassegna, evidenzia la volontà di popolare gli spazi urbani con attività aggregative, attraverso performance, installazioni, laboratori, talk, mostre e presentazioni, con la collaborazione di dodici artisti (Andrea Bianconi, Eleonora Chiesa, Vanni Cuoghi, Giovanni Gaggia, Loredana Galante, L’orMa, Ilaria Margutti, Camilla Marinoni, Vincenzo Marsiglia, Alice Padovani, Francesca Romana Pinzari e Mona Lisa Tina), chiamati a valorizzare le bellezze architettoniche e le specificità culturali di Savona, ma anche a rivelare le sue criticità (il programma completo è disponibile sul sito della manifestazione). Traendo spunto dalla rassegna, ci muoviamo alla scoperta della città ligure ‒ che nel 2022 si trova a celebrare anche i 470 anni dalla nascita del poeta seicentesco Gabriello Chiabrera, con una serie di attività culturali rivolte a cittadini e turisti – e dei suoi punti di interesse.
Livia Montagnoli
https://www.arteam.eu/connexxion/
L’ITINERARIO NEL CENTRO DI SAVONA
Immaginando di arrivare in città dal mare, come per molti secoli hanno sperimentato mercanti e viaggiatori accolti dall’importante scalo portuale ligure, la visita inizia dalla trecentesca Torre della Quarda (la Torretta), quanto resta dell’antica cinta muraria eretta nel Medioevo a difesa del nucleo urbano. La torre, intitolata al navigatore Leon Pancaldo, si staglia con i suoi 23 metri d’altezza in prossimità della Darsena Vecchia (non distante dall’area del porto riqualificata da Ricardo Bofill nel 2005). Da qui parte via Paleocapa, con la sua infilata di portici ottocenteschi: il rettifilo (al civico 3 si apprezza la facciata Liberty del Palazzo dei Pavoni) taglia un centro cittadino contraddistinto da numerosi punti di interesse di carattere religioso. In piazza del Vescovado, la Cattedrale dell’Assunta fu eretta a cavallo tra il XVI e il XVII secolo (facciata e cupola, però, sono ottocentesche); all’interno si scopre il coro ligneo commissionato da papa Giulio II della Rovere, solo una delle molteplici tracce lasciate in città dal casato savonese che diede i natali non solo al pontefice cinquecentesco, ma anche a Sisto IV (molto più avanti nel tempo, all’inizio dell’Ottocento, il cesenate Pio VII, fatto prigioniero da Napoleone, trascorrerà la cattività a Savona, negli appartamenti del Palazzo Vescovile). Poco distante, la decorazione della Cappella Sistina si deve proprio a Sisto IV, che fece dell’edificio il monumentale luogo di sepoltura dei suoi genitori. Poche tracce restano dell’apparato decorativo quattrocentesco, mentre si apprezzano gli stucchi policromi e gli affreschi commissionati dal doge genovese Francesco Maria della Rovere.
L’itinerario del sacro prosegue alla scoperta dei numerosi oratori che punteggiano l’abitato, testimonianza di una fiorente attività religiosa laicale e custodi di un patrimonio artistico che spazia dagli affreschi che decorano molti ambienti alle casse processionali di origine settecentesca, antichi gruppi scultorei lignei ancora movimentati in occasione di processioni. In piazza Sisto IV, l’Oratorio di Nostra Signora del Castello ospita la più antica confraternita cittadina, e conserva un polittico dipinto da Vincenzo Foppa e Ludovico Brea alla fine del Quattrocento. Mentre è l’Oratorio dei Santi Agostino e Monica a conservare uno dei gruppi lignei più scenografici, L’Incoronazione di Spine di Anton Maria Maragliano (1710). La visita non può che concludersi ai piedi della Torre del Brandale, nuovamente giunti al porto: ribattezzata Campanassa, la torre trecentesca si innalza per 50 metri e conserva l’antica campana che richiamava i cittadini alle sedute del Parlamento.
Volendo usufruire di un tour guidato, il Comune promuove un programma di trekking urbano: gli ultimi due appuntamenti dell’anno, il 2 e il 13 dicembre, condurranno con visita gratuita alla scoperta dei luoghi di Raffaele Collina e della Cultura del presepe (in concomitanza con la Fiera di Santa Lucia).
IL COMPLESSO DEL PRIAMÀR DALLA FORTEZZA AI MUSEI CIVICI
La fortezza, come la vediamo oggi, risale alla seconda metà del XVI secolo, quando su progetto di Giovanni Maria Olgiati iniziò la costruzione di un nuovo apparato difensivo dopo la demolizione – legata all’occupazione genovese – degli antichi castelli di San Giorgio e Santa Maria. Si arriva sin qui per ammirare il panorama sulla città, dall’alto del Torrione dell’Angelo, mentre si scoprono tracce quattrocentesche nel loggiato del Castello Nuovo e si accede al luogo di prigionia di Giuseppe Mazzini, che in una delle celle del Palazzo del Commissario fu detenuto tra il 1830 e il 1831. Il complesso, ampiamente rimaneggiato nel XVIII secolo, ospita nel Palazzo della Loggia il Civico Museo Archeologico, nel luogo in cui è stata portata alla luce una necropoli bizantina, oltre a tracce di un insediamento altomedievale. Una sezione è dedicata alla storia dell’antica cattedrale di Savona, che sorgeva sul colle e fu distrutta nel 1595, e ampio spazio è concesso alla ceramica, per ricostruire le influenze dell’arte antica sulla perdurante tradizione locale.
Al primo piano del palazzo sono allestite anche le collezioni del Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo, frutto di due importanti donazioni: la raccolta d’arte privata dell’indimenticato Presidente della Repubblica, cui Savona diede i natali; la collezione di sculture di Renata Cuneo.
LA PINACOTECA DI PALAZZO GAVOTTI
L’edificio di origini cinquecentesche, rimaneggiato nell’Ottocento e per quasi un secolo, fino al 1934, sede del Comune di Savona, è dal 2003 sede della Pinacoteca Civica, che vanta una nutrita collezione d’arte antica, con opere confluite dopo la soppressione degli ordini religiosi in epoca napoleonica. Tra le sale si ripercorre la storia dell’arte sacra ligure dal Trecento all’Ottocento, con accenti che evidenziano la fioritura artistica legata alle committenze papali dei della Rovere durante il Rinascimento. A questa storia si aggiunge l’incursione nell’arte novecentesca della Collezione Milani/Cardazzo, percorso articolato tra opere raccolte dalla scrittrice savonese Milena Milani e dal gallerista Carlo Cardazzo, da Magritte a Picasso a Miró, de Chirico e Fontana.
L’ARTE CERAMICA E IL MUSEO DEL PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ
Parte integrante del circuito dei Musei Civici, il Museo della Ceramica ha sede nel Palazzo del Monte di Pietà, edificio adiacente (e collegato) a Palazzo Gavotti. Il palazzo è stato oggetto di un restauro che ha preservato le testimonianze rinascimentali (come gli affreschi di epoca quattrocentesca), consentendo al contempo un allestimento moderno per la collezione che illustra l’antica consuetudine cittadina con l’arte ceramica. Tra Savona e la vicina Albisola, la tradizione si protrae da più di sei secoli, e trova eco nei numerosi laboratori artigianali ancora attivi sul territorio. Il percorso museale spazia dalle piastrelle (“laggioni”) quattro-cinquecentesche alle maioliche ispirate alle porcellane orientali, fino ad approfondire la tradizione barocca e poi il decoro settecentesco. Si prosegue poi, cronologicamente, alla scoperta delle evoluzioni tecnologiche dell’Ottocento, in vista della rivoluzione artistica del Novecento e delle conquiste del design contemporaneo. Fino al 27 febbraio il museo ospita la personale di Sandro Lorenzini (Lorenzini. Scultore della terra), artista della ceramica savonese.
Ma la storia dell’arte ceramica locale si apprezza anche esplorando la città, come dimostra uno degli esempi più scenografici di architettura neoclassica ligure, il Tempietto Boselli, opera del ceramista savonese Giacomo Boselli. Di forma esagonale, con sei colonne ioniche semi-addossate e coperto da una cupola, il monumento ceramico fu trasferito nel 1930 nei giardini Dante Alighieri, sotto la Fortezza del Priamàr, dove tutt’ora si può ammirare.
http://musa.savona.it/museodellaceramica
ALL ABOUT APPLE: LA STORIA DELL’INFORMATICA
È curiosa la storia di questo museo nato nel 2002 per volontà di Alessio Ferraro, in seguito al ritrovamento di un considerevole patrimonio di computer Apple appartenenti a un magazzino dismesso della ditta Briano Computer di Savona. Grazie agli oltre 9000 pezzi in esposizione, tra prototipi e oggetti di culto che illustrano l’evoluzione e la trasformazione dell’informatica (tra monitor, stampanti, manuali, brochure, poster, floppy disk, spille, accessori), il museo è stato riconosciuto dalla stessa azienda di Cupertino come il più fornito e completo polo espositivo Apple al mondo. Ma c’è di più: ai visitatori è consentito utilizzare i pezzi esposti, accesi e funzionanti: caso più unico che raro per un museo informatico.
https://www.allaboutapple.com/
DAL SANTUARIO MARIANO AL BOSCO DI SAVONA
Frequentata per le sue spiagge e custode di una longeva tradizione marinara, Savona rivela la sua storia anche su sentieri meno battuti, come quelli che attraversano il bosco che dalla città conduce al Santuario di Nostra Signora di Misericordia. Un luogo – tra i polmoni verdi più estesi della Liguria – che deve la sua aura di sacralità proprio al legame che intrattiene con il mare, sin dal Medioevo: da qui, infatti, i cantieri navali cittadini reperivano il legno per costruire le imbarcazioni. Oggi si percorre su tracciati di agevole trekking, che si snodano in prossimità del Santuario mariano legato a una miracolosa apparizione della Madonna, registrata da un contadino nel 1536. All’interno della Basilica sono custodite opere barocche di Orazio Borgianni, Domenichino, Bernardo Castello e un altare del Bernini; mentre la facciata in stile tardo manierista è opera di Taddeo Carlone di Rovio. Da visitare anche la Cappella della Crocetta e il Museo sacro.
https://www.santuariosavona.eu/
DOVE MANGIARE A SAVONA E DINTORNI
Per immergersi nella tradizione del Ponente ligure, a partire dai piatti della cucina di strada e popolare, l’indirizzo di riferimento in città è Fette Panissa, piccola bottega gastronomica in centro città dove provare il “panino con le fette” (di panissa, solo farina di ceci, acqua e sale per un’invenzione di incredibile bontà, diffusa lungo tutto lo Stivale, seppur con appellativi sempre diversi).
Sempre a proposito di gastronomia popolare, in città si fa notare la focaccia ligure di Rotondo, fornaio presente anche a Spotorno e Vado Ligure.
Tutt’altra atmosfera – e cucina – si respira al Vescovado di Noli, ristorante ospitato nelle stanze quattrocentesche del Palazzo Vescovile della cittadina affacciata sul mare, non distante da Savona. I piatti che arrivano in tavola sono ideati da Giuseppe Ricchebuono, ambasciatore del territorio ligure e cuoco di grande tecnica ed eleganza.
https://www.paniegrani.net/
https://www.ricchebuonochef.it/ristorante-vescovado.html
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