Si apre ufficialmente con una cerimonia condivisa tra il Teatro Donizetti di Bergamo e il Teatro Grande di Brescia l’anno da Capitale Italiana della Cultura delle due città lombarde: “una suggestiva e originale realtà unitaria”, per dirla con le parole del Presidente Sergio Mattarella, costituita da territori che finora non si erano mai confrontati, e insieme raccolgono il testimone di Procida nel 2023. Per la prima volta da quando nel 2014 è stato istituito l’appuntamento, sono due le città titolate a condividere l’organizzazione della Capitale Italiana della Cultura.
BERGAMO E BRESCIA UNITE IN UN’UNICA CAPITALE
Unite dalle difficoltà cui con particolare accanimento le ha poste davanti la prima fase della pandemia, nella primavera 2020 Bergamo e Brescia hanno presentato congiuntamente la propria candidatura, favorita dalla rinuncia delle “contendenti” e dall’approvazione unanime del Parlamento, perché la cultura potesse essere emblema di rinascita, ma anche di un’inedita cooperazione tra realtà – la Città dei Mille e la Leonessa d’Italia – tanto simili, quanto distanti. Sono queste premesse ad alimentare i discorsi delle autorità che si avvicendano sui palchi dei due teatri, per tagliare il nastro delle due giorni che nel weekend aprirà concretamente una programmazione fondata su 100 progetti “istituzionali” e un corollario ambizioso di attività e proposte frutto della collaborazione tra pubblico e privato, con la partecipazione di fondazioni, imprese, università, cittadini, accanto ai luoghi della cultura delle due città e delle loro province. Obiettivo: definire uno spazio urbano possibile e futuro, creando un modello di crescita comune attraverso la cultura. Lo ricorda il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Quest’anno vuole essere l’innesco di un processo di sviluppo sociale ed economico, dove la cultura è forza generatrice. Avremo due capoluoghi che diventano una Capitale, e questo è solo l’inizio di una collaborazione duratura”. Poi si sofferma sul tema della Città Illuminata, slogan che identifica il progetto: “La cultura è la luce della conoscenza. Ma “illuminata” identifica anche una città aperta e di ampie vedute, oltre che approdo per chi è in difficoltà”. Gli fa eco il sindaco di Brescia Emiliano Del Bono: “Bergamo e Brescia sono città associate all’operosità, ma anche laboratori di umanità. Sarà l’anno in cui ci mostreremo per rendere evidente che c’è un’Italia che sorprende, quella dei tesori nascosti. Tutto questo lo faremo insieme a Bergamo, perché essere comunità conviene”.
BERGAMO-BRESCIA 2023. COS’È LA CULTURA
E se cultura è anche fonte “di posti di lavoro e crescita del capitale umano”, come ricorda l’assessore alla cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti, sono il ministro Gennaro Sangiuliano (“la cultura è antidoto alla sofferenza”) e il presidente Sergio Mattarella a ricordare l’importanza dell’art.9 della Costituzione (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura…”). Il titolare del dicastero della cultura articola il suo discorso per citazioni, spaziando dal Prometeo incatenato ad Aristotele, a Benedetto Croce. Poi ricorda l’impegno di Alcide De Gasperi per la ricostruzione della Scala di Milano, nell’immediato Dopoguerra, avanzando un parallelo con il presente di rinascita dopo la pandemia. Chiude la cerimonia Sergio Mattarella: “La cultura è una grande ricchezza, nasce dalla vita, dalla comunità, dalla natura che ci ospita. La cultura non è un ambito separato dell’attività umana, è il sapere conquistato dall’esperienza, è l’emozione di rappresentare la vita. Brescia e Bergamo sono esempio di virtù civiche, ieri e oggi: la tenacia è valore di questi territori, come la solidarietà. Agricoltura, industria, artigianato ne hanno sempre segnato l’operosità e questa è cultura reale che fa comprendere la ragione di tante opere d’arte e d’ingegno di questi territori”. Poi ricorda le parole di Marguerite Yourcenar, a proposito del pensiero di Adriano sulle biblioteche, per “ammassare riserve contro un inverno dello spirito”: “L’umanesimo è nel nostro Dna, abbiamo il compito di arricchirlo e diffonderlo per dare ai giovani un percorso di vita che dovranno autonomamente sviluppare”. Un ultimo plauso va allo spirito di coesione che apre la strada di Bergamo e Brescia: “La cultura è il coraggio di superare presunti antagonismi, uscire fuori dagli schemi. La cultura unisce e moltiplica, ed è una forza dei campanili saper condividere”.
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND INAUGURALE
Nella giornata di sabato 21 saranno piazze e vie delle due città a farsi palcoscenico di questo debutto, tra cortei, cori delle scuole, concerti: a Bergamo, dalle 17, sul palco allestito in piazza Vittorio Veneto si rappresenterà lo spettacolo I Nuovi Mille, con la regia e la conduzione di Francesco Micheli, mentre in piazzale Marconi gli artisti del Groupe F chiuderanno la cerimonia d’apertura con uno spettacolo dal titolo MILLUMINA, tra teatro, musica, acrobati e videoproieioni su un grande albero metallico di 30 metri; a Brescia il Galà-concerto si terrà dalle 17 in piazza Loggia (Ambra Angiolini alla conduzione e tanti artisti bresciani a fare musica), per proseguire con la videoinstallazione del Groupe F a piazza della Vittoria, show immersivo dal titolo ASCENSIO (alle 20).
Domenica 22, invece, il testimone passerà ai luoghi della cultura, tra musei (ingresso gratuito per tutta la giornata), cinema, teatri, gallerie, con decine di eventi fruibili in entrambe le città. A Bergamo il Museo dello Storie propone una visita guidata con la direttrice alla mostra Vedere Venezia, al Museo e Tesoro della Cattedrale, i ragazzi del progetto Le Vie del Sacro offriranno visite guidate gratuite ai visitatori (ore 11 e 15), a Palazzo della Ragione Giacomo Poretti racconta l’arte contemporanea. Ma si visitano anche l’ex Monastero del Carmine e l’ex Carcere di Sant’Agata, mentre alle 18 in piazza della Libertà si accende l’installazione Lights ON – Confindustria Bergamo, dei designer greci Objects of Common Interest. Per i bambini, alle 16, c’è Cappuccetto Rosso al Teatro Donizetti, mentre in serata il concerto SofarSounds si svolgerà in un luogo svelato solo all’ultimo minuto. A Brescia A2A e Centro Teatrale Bresciano propongono Torneremo ancora – concerto mistico per Battiato, progetto di Simone Cristicchi e Amara, al Teatro Sociale (17.30); sul palco del Teatro Grande, invece, l’appuntamento è alle 20, per il concerto dell’orchestra swing The Swingin’ Hermlins realizzato in collaborazione con 1000 Miglia.
Poi avrà inizio la programmazione per il 2023; tra gli appuntamenti più attesi, il Festival delle luci che si terrà a febbraio.
Livia Montagnoli
https://bergamobrescia2023.it/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati