Weekend sul lago d’Iseo. Un itinerario tra arte e natura

Scoperta la sua vocazione per l’arte contemporanea, il lago d’Iseo continua ad attrarre grandi artisti italiani e internazionali. E anche questa estate ci sono nuovi progetti di Land Art da non mancare. Il nostro itinerario

Si deve a Christo la fama planetaria cui il lago di Iseo è assurto nel 2016 – con benefici di lunga durata in termini turistici e di immagine – quando le passerelle arancioni sospese sull’acqua di Floating Piers hanno trasformato il Sebino in una scenografica installazione di Land Art. Ma l’estate 2023 promette di proiettare ancora una volta il più “piccolo” dei grandi laghi prealpini – condiviso tra le province di Brescia e Bergamo – sulla scena dell’arte contemporanea internazionale. Saranno svelate il 24 giugno le grandi installazioni ambientali dell’artista albanese Helidon Xhixha, visibili tra Iseo e Clusane nei prossimi mesi. Mentre dall’8 al 23 luglio il Terzo Paradiso della Luce di Michelangelo Pistoletto sarà allestito sulla spiaggia Le Ere, tra Peschiera Maraglio e la frazione di Sensole. L’opera, realizzata con sedici reti da pesca illuminate, quanti sono i paesi affacciati sul lago, ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale, come parte del progetto Light is Life di A2A; Il 9 luglio la forma dell’installazione sarà ripresa da una regata cui parteciperanno imbarcazioni tradizionali (naecc). Spunti più che validi per muovere alla scoperta dell’ecosistema Iseo, con i suoi borghi, le attrazioni naturalistiche, i luoghi d’arte e cultura.

Livia Montagnoli

L’ITINERARIO TRA I BORGHI STORICI DEL LAGO D’ISEO

Il periplo del lago d’Iseo si percorre in poco più di 60 chilometri (in bici si tratta di una piacevole escursione di una giornata: la ciclabile richiede 3 o 4 ore di percorrenza, soste escluse), e permette di esplorare i principali centri abitati. Partendo da Iseo, dopo aver passeggiato sul lungolago e respirato l’aria lacustre del porto turistico, il consiglio è quello di tornare indietro nel tempo, visitando piazza Garibaldi con i suoi edifici porticati, i vicoli del centro storico, quel che resta del medievale Castello Oldofredi (XII secolo), il Palazzo dell’Arsenale e la Pieve di Sant’Andrea, fondata alla fine del V secolo, poi più volte rimaneggiata, con il peculiare campanile del XII secolo, la trecentesca arca funeraria di Giacomo Oldofredi (qui traslata nell’Ottocento), l’interno in stile neoclassico, frutto di un rinnovamento che nella prima metà del XIX coinvolse anche Francesco Hayez, qui con una tela raffigurante l’Arcangelo Michele. Tra gli edifici religiosi, segnaliamo anche la chiesa di San Silvestro, con l’affresco quattrocentesco di una Danza macabra.
In direzione della sponda bergamasca si raggiunge Sarnico, e il panorama cambia, scandito dalle ville Liberty progettate dall’architetto Giuseppe Sommaruga su commissione della famiglia Faccanoni, a partire dal 1907, iniziando dalla trasformazione di una vecchia filanda in dimora signorile, sul modello di una villa rinascimentale fiorentina, ma con abbondanza di decorazioni floreali ed elementi in ferro battuto. Sommaruga realizzò anche il Mausoleo di famiglia presso il cimitero di Sarnico (il cui centro storico conserva l’impianto medievale a semicerchio).
All’apice nord del versante bergamasco, Lovere, stretto tra le montagne e il lago, è una tappa da non perdere. Di antica fondazione (celtica), il centro visse un periodo di particolare splendore sotto il dominio della Repubblica Veneziana: a questo si devono le architetture rinascimentali rintracciabili nel ben conservato tessuto medievale, come la Basilica di Santa Maria in Valvendra (XV secolo), influenzata da modelli veneziani. Le ante del cinquecentesco organo conservato all’interno furono dipinte dal Moretto. Tornati sulla sponda bresciana, anche Pisogne conserva intatto il suo nucleo medievale, con la Torre del Vescovo (1250) che svetta nella piazza centrale del paese, circondata da portici. Una sosta nel borgo consente di apprezzare due preziosi esempi di committenza sacra: il ciclo di affreschi tardo-quattrocenteschi nella chiesa di Santa Maria in Silvis; il ciclo cinquecentesco dedicato alla Passione di Cristo (1532-34) affrescato dal Romanino in Santa Maria della Neve.

Romanino, Chiesa di Santa Maria della Neve, Pisogne

Romanino, Chiesa di Santa Maria della Neve, Pisogne

IL PALAZZO DELL’ARSENALE DI ISEO

Tra gli edifici più antichi di Iseo, il Palazzo dell’Arsenale nacque come casa-corte, utilizzata come magazzino mercantile, tra il XII e il XIII secolo, e assunse funzioni commerciali e residenziali tra il XIV e il XV secolo, per poi trasformarsi in carcere dall’Ottocento fino al 1980. Un restauro filologico ha riscoperto il porticato quattrocentesco e la loggia lignea affacciata sul lago, e oggi l’edificio è sede di un centro culturale gestito dalla Fondazione Arsenale, in capo all’amministrazione cittadina, che organizza mostre ed eventi culturali e ha raccolto negli ultimi decenni una collezione d’arte permanente, con opere di artisti locali dalla seconda metà del Novecento a oggi. Dal 24 giugno, il polo espositivo ospiterà parte delle opere in mostra per il progetto ACQUARIATERRAFUOCO di Helidon Xhixha.

https://www.fondazionearsenale.it/

Palazzo dell'Arsenale, Iseo

Palazzo dell’Arsenale, Iseo

LA PINACOTECA BELLINI DI SARNICO

A Palazzo Gervasoni, già sede di un monastero di clausura del XVI secolo, la Pinacoteca Gianni Bellini è attiva dal 2004, nata su impulso del sacerdote e collezionista sarnicese Gianni Bellini, che donò la sua collezione – duecento opere tra dipinti, statue lignee e marmoree e crocifissi processionali, nell’arco temporale compreso tra il XVI e il XVIII secolo – al Comune. Sebbene sia predominante il tema sacro, la Pinacoteca espone anche opere “profane”, dai racconti mitologici al vedutismo, con importanti lavori di Palma il Giovane, Legnanino, Luca Giordano, Alessandro Magnasco, Carlo Ceresa, Nicolas Régnier, e testimonianze artistiche di diverse aree europee, dall’arte fiamminga alla spagnola, alla tradizione bizantina greco-veneta. Fino al 3 settembre, il museo ospita la mostra Da Monet a Warhol, esponendo una selezione di opere in prestito dalla Johannesburg Art Gallery, mai esposte prima in Italia, da Courbet a Corot, da Monet a Degas, Rossetti, Van Gogh, Picasso e Bacon.

Pinacoteca Gianni Bellini, Sarnico

Pinacoteca Gianni Bellini, Sarnico

IL PADIGLIONE PANORAMICO DEL MIRAD’OR (FAKE EXHIBITIONS POSTERS, FINO AL 26 GIUGNO)

Una galleria d’arte che è anche belvedere sul lago, progettata come una palafitta che emerge dalle acque di Pisogne. Il Mirad’Or nasce nel 2021 per iniziativa dell’amministrazione locale, in collaborazione con l’Associazione Belle Arti e su progetto di Mauro Piantelli (De8_Architetti), in corrispondenza del borgo medievale del paese. Allora l’inaugurazione fu affidata a Daniel Buren, chiamato a dialogare con uno spazio pensato per accogliere lavori site specific, esso stesso installazione artistica, e aperto alla libera fruizione del pubblico. Il 2022 è stato invece l’anno di Stefano Arienti (Meridiana), con Massimo Minini nel ruolo di direttore artistico del progetto. In attesa di ospitare nuovi interventi di artistar, fino al 26 giugno Mirad’Or ospita la mostra Fake Exhibitions Posters, con le opere/manifesto del grafico Felix Humm.

Mirad'Or, Pisogne

Mirad’Or, Pisogne

ALLA SCOPERTA DI MONTE ISOLA

Monte Isola è la più grande isola lacustre abitata d’Italia, e una delle più estese d’Europa, percorsa da una fitta rete di sentieri, che permettono di ascendere fino all’antica rocca Martinengo (600 metri di quota) e al Santuario della Madonna della Ceriola, prima di esplorare un litorale punteggiato di piccoli borghi, santuari e dimore signorili. Il mezzo ideale per percorrerla è la bicicletta, soggetta però a limitazioni durante l’estate: dall’inizio di luglio, fino a settembre inoltrato, lo sbarco con bici al seguito è consentito a un massimo di cento persone al giorno. Il centro principale, Siviano, conserva il nucleo medievale fortificato più caratteristico, ma l’isola merita un’esplorazione lenta che permetta di apprezzarne i dettagli: le tradizioni gastronomiche tramandate nel tempo (le sardine, in realtà agoni, essiccate al sole, consumate con la polenta; il salame di Monte Isola), il piccolo Museo della rete e della memoria, la strada circondata di ulivi che da Peschiera Maraglio conduce a Sensole, con vista sull’isoletta di San Paolo.

https://www.visitmonteisola.it/

Monte Isola

Monte Isola

LA RISERVA NATURALE DELLE TORBIERE DEL SEBINO

Quattro chilometri di ponticelli in legno immersi nella natura permettono di esplorare il peculiare ecosistema delle torbiere, nella Riserva protetta che si raggiunge a pochi chilometri da Iseo, dichiarata “zona umida di importanza internazionale”, essenziale per preservare la biodiversità nella Pianura Padana lombarda. Nell’area (360 ettari nel complesso) nidificano infatti specie acquatico-palustri rare e a rischio di estinzione. Il panorama è caratterizzato da canneti a perdita d’occhio e specchi d’acqua – lame e lamette, queste ultime lagune torbose affacciate sul lago – prati e campi coltivati. Per scoprire la riserva a piedi si può partire dal Monastero di San Pietro in Lamosa (Provaglio d’Iseo), cogliendo l’opportunità per visitare la più antica delle fondazioni cluniacensi del Sebino: i monaci vi si stabilirono dall’XI al XV secolo, poi il complesso subì diversi rimaneggiamenti; restano però chiare testimonianze della sua storia architettonica e decorativa.

https://www.torbieresebino.it/

Riserva Naturale Torbiere del Sebino

Riserva Naturale Torbiere del Sebino

DOVE MANGIARE SUL LAGO D’ISEO

Nel centro di Iseo, l’Osteria del Volto è un indirizzo per andare sul sicuro: cucina che rifugge gli effetti speciali, per concentrarsi sui prodotti del territorio, preparazioni genuine e una valida carta dei vini.
Più moderno e sperimentale è l’approccio del ristorante Radici, ai piedi del Castello Oldofredi: impostazione condivisa con la cucina di Nadia Vincenzi, da poco più di un anno alla guida del progetto Da Nadia, ristorante del Relais Mirabella a Clusane d’Iseo.
Si mangia tra gli ulivi alla Trattoria del Sole, nel giardino a pochi metri dall’imbarcadero di Sensole. La cucina, a gestione familiare, è in attività da più di quarant’anni, e propone i piatti della tradizione locale, a base di pesce di lago, tra sardine e cavedani alla brace con polenta e involtini di coregone.

https://www.osteriailvolto.it/
https://www.ristorantedanadia.com/
http://trattoriadelsolemonteisola.com/

Osteria Il Volto, Iseo

Osteria Il Volto, Iseo

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