Il Cammino Balteo: trekking in Valle d’Aosta tra castelli medievali e musica

Destagionalizzare il turismo è l’obiettivo dell’iniziativa che unisce concerti e visite guidate a castelli eccezionalmente aperti, accompagnati da guide escursionistiche, sul tracciato di uno dei nuovi cammini d’Italia

È uno dei nuovi cammini d’Italia, e mira a destagionalizzare la Valle d’Aosta nel segno della cultura. Stiamo parlando del Cammino Balteo, percorso ad anello a bassa e media quota che prende il nome dalla Dora Baltea, fiume che attraversa la regione: un esempio di turismo slow e outdoor che, alla consueta escursione sul tracciato dei sentieri, unisce un programma di concerti e visite guidate a castelli eccezionalmente aperti, accompagnati da guide escursionistiche, nell’ambito dell’iniziativa Note dal Cammino Balteo.
Questo progetto ideato da Office régional du Tourisme, Consiglio regionale della Valle d’Aosta e Associazione Lingotto Musica, forte del successo dell’edizione primaverile, torna ora in autunno con altri due percorsi. Dopo la tappa 19, che abbiamo seguito per voi, visitando i castelli di Saint Marcel e Fenis, sarà la volta di un’altra tappa-evento. Nel fine settimana del 28 e 29 ottobre ci si sposterà in alta Valle alla scoperta delle tappe 17 (Villeneuve-Aymavilles) e 18 (Aymavilles-Aosta), località dove si trova l’omonimo maniero dalle inconfondibili quattro torri cilindriche, riaperto al pubblico da un anno e mezzo.

Note dal Cammino Balteo, Castello di Saint Marcel. Photo Claudia Giraud
Note dal Cammino Balteo, Castello di Saint Marcel. Photo Claudia Giraud

Note dal Cammino Balteo: il Castello di Saint Marcel e il Castello di Fenis

Dopo la partenza da Aosta, 17 km di cammino e 350 m di dislivello per un totale di 4 ore e mezza (intervallati da scene di vita quotidiana come il rito della desarpa, la discesa delle mucche dai pascoli della stazione sciistica di Pila fino al paese di Pollein), si raggiunge la prima meta: il Castello di Saint Marcel, straordinariamente aperto al pubblico per ospitare tre esibizioni di musica classica, elettronica e mediterraneo-orientale, eseguiti da docenti del Conservatorio di Aosta. Dopo un lungo abbandono, ora questa casa-forte trecentesca è destinata a diventare un centro culturale polivalente. La meta finale è l’iconico Castello di Fenis, simbolo del Medioevo valdostano che custodisce cicli pittorici in stile gotico tra i più famosi del Nord Italia, commissionati dalla potente famiglia Challant, proprietaria del feudo: il restauro ottocentesco dell’architetto Alfredo d’Andrade lo accomuna da sempre al Castello del Valentino di Torino.

Note dal Cammino Balteo: il Castello di Aymavilles e l’acquedotto romano di Pont D’Ael

La seconda tappa autunnale di Note dal Cammino Balteo avrà invece come meta il paese di Aymavilles, dove si trova l’omonimo castello. Purtroppo, a causa di un recente incendio, non si potrà percorrere il panoramico sentiero, noto anche come “sentiero delle farfalle” che conduce fino allo straordinario ponte-acquedotto romano del Pont d’Ael (lo si potrà scorgere da lontano), un capolavoro dell’ingegneria idraulica di 2026 anni fa, oggi magnificamente musealizzato, da attraversare anche internamente. Poco sotto, su una collina circondata da vigneti lungo la strada per Cogne, si svela il Castello di Aymavilles, riaperto da un anno e mezzo dopo un lungo restauro. Unico nel suo genere, concentra nel suo aspetto esteriore fasi medievali e barocche, frutto delle iniziative architettoniche dei diversi membri della famiglia Challant.

Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea
Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea

Una deviazione da Note del Cammino Balteo: il Castello di Saint Pierre e il Castello Gamba a Châtillon

La bellezza di questo Cammino è l’essere aperto a molte destinazioni, per cui è possibile deviare per raggiungere il poco distante Castello di Saint Pierre, dall’aspetto fiabesco e disneyano, che ha riaperto i battenti solo dallo scorso Natale dopo un lunghissimo restauro: dal 1985, è sede del Museo Regionale di Scienze naturali, dove viene presentato l’ambiente valdostano in tutti i suoi aspetti, dalla mineralogia alla botanica, dalla geologia alla zoologia, con un allestimento fortemente immersivo e tecnologico. Spiccano la “Sala della foresta” per i suoi spettacoli di luci e suoni, con l’animazione degli animali, e la conclusiva “Sala delle emozioni”, dove si rivive un anno di Valle d’Aosta, con la natura che cambia al ritmo delle stagioni.
Dal 29 ottobre, invece, il Castello Gamba ospita un’esposizione curata da Gabriella Anedi e prodotta dall’Associazione Ambiente Design Art che mette a confronto fino a 4 febbraio 2024 ambienti valdostani e opere elaborate da nove artisti, pensate come forme di ricostruzione. Prendendo spunti da spazi feriti, gli artisti li rammendano, attraverso opere a parete, installazioni visive e sonore.

Claudia Giraud

https://balteus.lovevda.it/it/esperienze/note_dal_Cammino_Balteo

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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