Al Colosseo arriva il biglietto nominativo contro il bagarinaggio
Dal 18 ottobre 2023 si potrà accedere all’Anfiteatro Flavio solo con ticket nominale, misura ritenuta essenziale per contrastare il mercato illegale alimentato da bagarini e guide non autorizzate che assediano i visitatori all’ingresso del sito archeologico. E raddoppia anche il numero di biglietti venduti sul posto
L’estate che si è da poco conclusa ha portato al Parco Archeologico del Colosseo un record di incassi, grazie a un numero di biglietti venduti superiore del 16% rispetto al corrispondente periodo pre-pandemico. Eppure nelle ultime settimane si è parlato del Colosseo soprattutto in relazione al malaffare proliferato come un parassita ai danni dei malcapitati turisti (e del Parco stesso), braccati dai bagarini in cerca di facili (e illegali) guadagni all’ingresso dell’Anfiteatro Flavio.
Il Colosseo assediato dal bagarinaggio
Il fenomeno del bagarinaggio ha cavalcato finora proprio l’ingente affluenza di visitatori desiderosi di accedere al monumento simbolo di Roma: la difficoltà di acquistare il biglietto di ingresso (16 euro) sul sito ufficiale del Parco, dove spesso i posti disponibili risultano esauriti, ha spinto fin troppi turisti nelle braccia di rivenditori e guide turistiche non autorizzate, alimentando un mercato parallelo a prezzi ampiamente maggiorati.
E si attendeva da settimane – facendo seguito alle dichiarazioni in merito del ministro Sangiuliano – un provvedimento ufficiale che potesse ripristinare la legalità, migliorando al contempo l’accessibilità al sito archeologico.
Al Colosseo solo con il biglietto nominativo
Ora il Ministero della Cultura risponde con l’introduzione di un biglietto nominativo (per tutte le tipologie di titoli di ingresso al Parco Archeologico del Colosseo), a partire da mercoledì 18 ottobre 2023. Il biglietto sarà acquistabile online sul sito colosseo.it, ma anche tramite call center e nelle biglietterie fisiche sul posto, che potranno contare su una nuova postazione oltre a quella già esistente in piazza del Colosseo. Proprio l’apertura di una nuova biglietteria, in largo della Salara Vecchia/Via dei Fori Imperiali, consentirà di raddoppiare il numero di ticket emessi sul posto (fino a esaurimento delle disponibilità di accesso), e agevolerà le procedure di ritiro dei biglietti già acquistati online dai visitatori singoli, grazie a un totale di sei casse operative. Per fare ordine nel sistema di vendita, il Ministero ha inoltre stabilito che, fatto salvo il 20% di biglietti venduti in loco, la quota di ingressi soggetta a prenotazione online sarà ripartita in un 55% del totale destinato ai visitatori singoli e il restante 25% per i tour operator. Dal 1 novembre 2023, in concomitanza con il ritorno dell’ora solare, inoltre, il Colosseo aprirà alle visite dalle 8.30 (anziché dalle 9); proseguono invece fino alla fine dell’anno le visite speciali “Luna sul Colosseo”, che dal 31 ottobre si svolgeranno dalle 18 alle 22.
Una misura concreta contro il bagarinaggio
Ma la soddisfazione delle parti in causa è dovuta principalmente all’introduzione del biglietto nominativo: “Abbiamo ereditato una situazione intricata e un contenzioso che andava avanti da tempo, ma abbiamo districato rapidamente la matassa. Sul caso dei biglietti del Colosseo nelle scorse settimane abbiamo letto e sentito molto: a chi pensa solo a fare polemica rispondiamo ancora una volta con la forza dei fatti. Possiamo dire che grazie a questa misura e all’ampliamento dell’offerta avvenuto nel 2023, per il Parco archeologico del Colosseo comincia una nuova era”, sottolinea Gennaro Sangiuliano. Mentre ad Alfonsina Russo, direttrice del Parco, spetta il compito di ribadire le stringenti regole di accesso cui è soggetto un monumento come il Colosseo: “In un momento storico in cui le città d’arte, non solo Roma, stanno vivendo un periodo di overtourism, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta, ricordiamo che, al fine di garantire la sicurezza dei visitatori e la tutela del patrimonio artistico, al Colosseo è consentito un massimo di 3mila accessi in contemporanea. Si tratta di un contingentamento soggetto a periodiche revisioni con lo scopo di estendere le capacità, nel pieno rispetto delle prescrizioni precedentemente menzionate”.
Livia Montagnoli
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