Attivo il portale per prenotare il ticket di accesso a Venezia. Obiettivi e prime risposte

Il pagamento anti-turismo mordi e fuggi si applicherà alle visite giornaliere nella città antica, contemplando un ampio ventaglio di esenzioni. La fase sperimentale interesserà 29 giornate di particolare affluenza, a partire dal 25 aprile 2024. Il regolamento

Sarà necessario solo a partire da aprile 2024 (quest’anno giustappunto il mese della Biennale d’Arte), e fino al mese di luglio, nelle giornate cosiddette “di punta” (29, in totale, quelle individuate per sperimentare il sistema), quando accedere a Venezia per il semplice gusto di passeggiare in città e trascorrere una giornata da turisti tra calli e campielli costerà 5 euro. Ma il portale per la prenotazione dei ticket varati in funzione anti-turismo mordi e fuggi è già online e operativo da qualche giorno, e raccoglie le prime adesioni. Il provvedimento è stato varato dal Comune lagunare qualche mese fa, non senza polemiche. Obiettivo: scongiurare l’overtourism di cui Venezia, suo malgrado, è diventata simbolo; fenomeno che finora si è cercato di arginare con iniziative risultate poco efficaci, di tornelli per accedere ai vaporetti a politiche residenziali per favorire il ritorno in città dei veneziani. Palliativi basati su strumenti restrittivi (proprio come il ticket pronto a entrare in vigore), anziché su soluzioni propositive, quando invece converrebbe puntare sul rilancio di Venezia come città dedicata alla cultura, come spiegava su Artribune qualche mese fa Angela Vettese, autrice del libro Venezia Vive.

Gli obiettivi del ticket di accesso a Venezia

Alla Venezia divenuta attrazione turistica prima che città vissuta, invece, la giunta Brugnaro prova ora a rispondere imponendo un contributo d’accesso sul modello delle tasse di sbarco vigenti in alcune isole “minori” italiane. Un’idea maturata nel 2019 e approvata lo scorso settembre, “per dimostrare al mondo che, per la prima volta, si sta facendo qualcosa per Venezia”, spiegava allora il sindaco, certo propenso a sottolineare l’iniziativa anche per evitare l’inserimento della città lagunare nella lista nera dei siti patrimonio dell’umanità considerati a rischio. Solo pochi giorni dopo l’approvazione del ticket, infatti, sarebbe arrivata la decisione dell’Unesco di “graziare” Venezia, pur attenzionata dagli ispettori dell’organizzazione internazionale per il deteriorarsi della situazione ambientale ed economica e l’insufficienza delle misure messe in campo.

I Giardini Reali di Venezia, Vista aerea, Raffaele Cappelli, 2021
I Giardini Reali di Venezia, Vista aerea, Raffaele Cappelli, 2021

Ticket di accesso giornaliero a Venezia: chi paga e come funziona

La sperimentazione calendarizzata per il 2024 riguarderà i “ponti” primaverili e alcuni weekend estivi, nel lasso di tempo che dal 25 aprile si protrae fino al 14 luglio. Si pagherà, dunque, per entrare in città, nella fascia oraria dalle 8.30 alle 16, dal 25 al 30 aprile, dal primo al 5 maggio, i sabati e le domeniche fino al 13-14 luglio, con esclusione del fine settimana della Festa della Repubblica (1 e 2 giugno). Coinvolte, dunque, anche appunto alcune giornate di Biennale d’Arte (dal 20 aprile al 24 novembre). Sono esentati dal pagamento i residenti e i nati nel Comune di Venezia, gli studenti e i lavoratori pendolari, i bambini fino a 14 anni, i residenti in Veneto e i familiari (o gli ospiti, previa richiesta sul portale, indicando il numero, ma senza specificare i nominativi) di chi risiede a Venezia. Oltre a chi pernotta in strutture ricettive del territorio comunale, già sottoposto alla tassa di soggiorno (con esibizione di un voucher che faciliterà i controlli). I turisti giornalieri paganti, invece, dovranno ottenere il Qr-code attestante il pagamento tramite portale online. Chi ne risulterà sprovvisto pagherà multe dai 50 euro in su: i controlli saranno effettuati nelle due aree d’accesso alla città, alla Stazione Santa Lucia e in piazzale Roma, senza ricorrere ai tornelli, ma attraverso steward (per selezionarli sarà presto attivo un bando) che chiederanno le credenziali di accesso e potranno controllare i documenti. Nel 2024, il ticket sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori (Lido, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo), e non è prevista una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione ai 5 euro previsti. Dopo la fase sperimentale, invece, il costo del biglietto di accesso giornaliero potrebbe raddoppiare, raggiungendo i 10 euro.

Attivo il portale online per prenotare il ticket. La risposta

Nel giorno d’esordio, lo scorso 16 gennaio, il portale (cda.ve.it, al momento solo biligue, italiano/inglese) per la prenotazione dei ticket – o la convalida delle esenzioni – ha raccolto oltre 2mila iscrizioni, prevalentemente residenti in Veneto. Contenuto a poco più di 100 unità, invece, il numero di turisti giornalieri che già si sono assicurati il ticket, comunque acquistabile anche in loco, grazie a una postazione fisica per il pagamento garantita (solo) nella fase sperimentale. Luigi Brugnaro può dunque salutare con soddisfazione l’avvio di un percorso “che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città, la porteremo avanti con grande umiltà e con la consapevolezza che ci potranno essere problemi. Ci sarà un confronto continuo e diretto con tutte le categorie economiche e sociali per monitorare gli effetti a breve e medio termine”. Il sindaco sottolinea, inoltre, il ruolo esemplare della sperimentazione: “Venezia è la prima città al mondo ad attuare questo percorso, potrà essere d’esempio per altre città fragili e delicate che vanno salvaguardate”. L’efficacia è tutta da testare sul campo.

Livia Montagnoli

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