In Friuli gli artisti lavorano sui suoni e inventano un concerto per campanelli di bicicletta
Gli artisti sonori e spaziali Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi sono gli ideatori del “Concerto in bicicletta per campanelli accordati” che inaugurerà l’iniziativa itinerante fondata sull’ascolto consapevole. Obiettivo: mappare i tesori acustici della regione
Cos’è una topofonia? Di certo un momento in cui spazio e suono si incontrano. E sono proprio le Topofonie a dare il nome all’ultimo progetto di Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, artisti sonori e spaziali conosciuti per la Galleria Spazioersetti di Udine e per la rassegna annuale Il suono in mostra, avviata in città nel 2016. L’idea è quella di connettere i suoni ai luoghi, nell’ambito di un’iniziativa itinerante che unisce arte e viaggio “alla scoperta dei tesori acustici dell’Alto Adriatico”. A partire dal Concerto in bicicletta per campanelli accordati che avrà luogo domenica 16 giugno lungo la Ciclovia Alpe Adria (sulla tratta dell’ex Ferrovia Pontebbana), in concomitanza con la Giornata nazionale del cicloturismo.
Un esordio su due ruote per un progetto che vuole condensare più stimoli, con il patrocinio della regione Friuli Venezia Giulia e di NextGenerationEU.
La mappa delle Topofonie del Friuli Venezia Giulia
TOPOFONIE nasce infatti con l’obiettivo di creare una mappa dei tesori acustici del Friuli Venezia Giulia e delle sue aree limitrofe, mettendo al centro dell’attenzione il senso dell’udito. E chiunque può partecipare con una segnalazione. La ricerca di Zucchi e Della Marina, del resto, si concentra da tempo sui paesaggi sonori: ora si vuole creare una guida turistica per ascoltatori che inviti all’ascolto della natura, ma anche degli spazi antropizzati e costruiti. Sullo sfondo c’è il tema dell’ecologia acustica, contro l’inquinamento da e gli spostamenti con mezzi a motore, per privilegiare viaggi in bicicletta o a piedi.
Il suono diventa così occasione per visitare architetture, angoli di città, paesaggi nonché per approfondire riflessioni su fenomeni antropologici, sociali e culturali, come è accaduto durante un’anteprima del progetto a Longarone, lo scorso ottobre 2023, con il suono della campana della chiesa ricostruita dopo il Vajont.
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Il progetto Topofonie in Friuli Venezia Giulia. Guida alla ricerca del suono dei luoghi
I luoghi/suoni da cercare possono essere legati a costruzioni artificiali o ad attività antropiche (architetture dotate di acustica particolare, suoni generati da apparati industriali), o essere immersi nell’ambiente naturale, dal crepitio di un lago ghiacciato al canto dei grilli, all’eco più lunga, dallo stillicidio delle gocce nelle grotte fino al luogo più silenzioso che si possa “ascoltare” in regione. Tra le topofonie già scovate: il bramito dei cervi in Val Resia, il rintocco del mezzogiorno dal Castello di Gorizia, la neve nella foresta in Val Saisera. Sono però contemplati non solo i fenomeni acustici da ascoltare passivamente, ma anche quelli che richiedono un atto volontario per manifestarsi, come appunto gli effetti di eco o di riverbero, protagonisti del concerto per campanelli accordati.
Il Concerto per campanelli accordati sulla Ciclovia Alpe Adria
I campanelli, realizzati in un migliaio di esemplari, sono stati limati e accordati a mano e hanno ciascuno un suono diverso e unico, che si riverbererà nelle gallerie lungo il tragitto tra Tarvisio e Chiusaforte. Ai partecipanti (posti limitati su prenotazione; possibilità di usufruire di un BICI BUS da e per Udine), insieme ai campanelli, saranno fornite alcune semplici indicazioni “musicali”, per propiziare la riuscita dell’evento, incentrato sull’ascolto consapevole.
All’arrivo dei ciclisti a Pontebba, verrà inaugurata la TOPOFONIA all’interno del tunnel pedonale che passa sotto la ferrovia: un’installazione site-specific dell’artista olandese Jan van der Ploeg (1959), armonia di geometrie e luci. Seguirà la performance per sassofoni ed elettronica dei musicisti Mattia Tomat ed Enrico Leonarduzzi.
Livia Montagnoli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
