Se i milanesi adorano i weekend fuori porta, è altrettanto vero che spesso finiscono per restare senza idee su cosa vedere, che sia nuovo e meraviglioso e perché no anche culturale, senza allontanarsi troppo dalla città. Abbiamo selezionato, tra le numerosissime case museo della Lombardia, una decina delle più belle e interessanti ville di delizia e residenze nobiliari che custodiscono tesori artistici e naturalistici. Spesso arroccate sui laghi, sono tutte facilmente raggiungibili con l’autostrada o i mezzi pubblici, nel caso della stessa Milano. Dalle rive italiane del Lago di Lugano fino al bresciano, passando per la campagna varesina e quella fuori dal capoluogo, ecco le dieci case museo da non perdere.
Villa Fogazzaro Roi
È una raffinata oasi di pace la villa dove visse per lunghi periodi lo scrittore Antonio Fogazzaro, che qui ambientò il suo capolavoro Piccolo mondo antico. La dimora della borghesia bene ottocentesca, incastonata tra le alture comasche che guardano il Lago di Lugano, è giunta quasi inalterata fino a oggi grazie al marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore, che a metà Novecento rinnovò e riallestì tutti gli ambienti prima di lasciare la casa al FAI.
Il circuito delle case di Milano
Difficile non conoscere almeno una delle residenze che fanno parte del circuito delle case di Milano: sono il Museo Bagatti Valsecchi, Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli. Le quattro case museo, tutte nel pieno centro di Milano, sono una più bella dell’altra: dalla portaluppiana Villa Necchi, a Porta Venezia, si arriva al severo Poldi Pezzoli – che ora ospita l’eccezionale Polittico di Sant’Agostino di Piero della Francesca – per passare alla rinnovata Casa Boschi e al medievaleggiante Bagatti Valsecchi.
Villa Panza
Racchiude una prestigiosa collezione d’arte contemporanea la residenza di campagna del compianto collezionista Giuseppe Panza di Biumo. La villa del varesino, di origini settecentesche, sta con il tempo diventando sempre più un punto di riferimento per le grandi mostre, anche grazie a cooperazioni nazionali e internazionali. E ha anche un meraviglioso giardino all’italiana.
Casa Museo Zani
La Fondazione Paolo e Carolina Zani, aperta al pubblico da pochi anni, accoglie i visitatori in un percorso ricchissimo di opere d’arte che si snoda tra casa museo e giardino. La dimora, che sorge in Franciacorta tra Brescia e il Lago d’Iseo, ospita dipinti di Canaletto, Tiepolo e Longhi accanto ad arredi barocchi e rococò, come anche a straordinari oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo.
Villa del Balbianello
Iniziatore delle meraviglie della Villa del Balbianello fu il cardinal Durini, letterato e mecenate, che a fine Settecento scelse questo angolo sul lago di Como per farne un ritiro. Ereditata da Guido Monzino, la casa è diventata un luogo dove conservare e allestire i ricordi di una vita avventurosa (Everest compreso, da primo italiano). Tra mappe, strumenti di viaggio, libri, arredi e curiose collezioni di oggetti d’arte antica e primitiva, tutto è ancora allestito come una volta. Il tutto, nel cuore di un grandissimo (e ordinatissimo) giardino, molto amato anche da Hollywood al punto da ambientarci diversi blockbuster.
Biblioteca del Daverio
Non proprio una casa, ma certamente un coacervo di ricordi e meraviglie la grande Biblioteca di Philippe Daverio a Milano. Qui manufatti e libri pregiati (ma anche chincaglierie varie) si stendono ai piedi di una grande Crocifissione di Donato Montorfano. La casa, costruita sulle fondamenta dell’antico monastero di Sant’Agostino Bianco, è aperta alle visite guidate, tutte tenute dalla moglie di Daverio, Elena Gregori.
Villa Della Porta Bozzolo
Già dimora di campagna nel Cinquecento e fastosa residenza estiva nel Settecento, la Villa Della Porta Bozzolo racconta la storia di una grande famiglia lombarda, trattenendo molte delle ricchezze a loro associate. Tra saloni affrescati in stile rococò e un monumentale giardino all’italiana, c’ persino un raro esemplare di Biribissi, antico e popolare gioco d’azzardo in voga nel Settecento.
Villa Bernasconi
C’è tanta storia industriale italiana nella Villa Bernasconi di Cernobbio. Accuratamente musealizzata, la villa nel comasco coinvolge i visitatori raccontando “in prima persona” la storia del palazzo e di chi vi ha abitato, a partire dall’omonimo fondatore delle Tessiture Seriche. Curiosando nei cassetti o rispondendo al telefono, si possono trovare anche mostre temporanee all’ombra delle vetrate Liberty in stile botanico e naturalistico.
Casa del Podestà
Ci spostiamo sul Lago di Garda per trovare la Casa del Podestà, sorta a Lonato del Garda (Brescia) verso la metà del Quattrocento come sede del rappresentante di Venezia. Acquistata nel 1906 a un’asta pubblica dall’allora avvocato e deputato liberale Ugo Da Como, fu completamente restaurata dal maggiore architetto bresciano del tempo, Antonio Tagliaferri con arredi del tempo. Orgoglio della casa museo – gestita dalla Fondazione Ugo da Como – è però la sua biblioteca, che conserva una raccolta di circa 50mila volumi e che può essere annoverata tra le collezioni private più importanti dell’Italia settentrionale.
Villa Litta Lainate
A due passi da Milano sorge la Villa Borromeo Visconti Litta, villa di delizie che vanta una varia (e divertente) serie di giochi d’acqua cinquecenteschi. Realizzata su ispirazione delle ville medicee, la residenza vanta – su precisa volontà del conte Pirro I – un elaborato Ninfeo con meccanismi idraulici apparentemente imprevedibili. Questo rese la villa, oltre a luogo di incontro per intellettuali e artisti, anche teatro di grandiose feste e ricevimenti.
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