Anche questo 2024, a Spello – uno dei borghi più belli dell’Umbria e senza dubbio quello più fiorito – torna l’arte contemporanea. Parliamo di Stati d’arte: una rassegna internazionale che quest’anno conta ben 70 artisti italiani e non solo. “Con questo evento internazionale facciamo conoscere i nostri territori nei Paesi di origine degli artisti che li promuovono nelle rispettive ambasciate” – sono le parole del Presidente dell’Associazione Casa degli Artisti, organizzatrice dell’evento.
È l’occasione giusta per spingersi nell’entroterra dell’Umbria, alla scoperta di questa perla a due passi da Assisi. Una cittadina unica per per gli scorci che si aprono tra le vie, per il patrimonio archeologico – ospita infatti il museo della spettacolare Villa dei Mosaici romani – e per i suoi balconi fioriti. Scopri cosa vedere in questa nostra piccola guida.
Stati d’arte: la rassegna di arte e cultura a Spello
Si tratta dell’ottava edizione del progetto che porta mostre ed eventi di arte, musica e teatro, nella cittadina umbra, che quest’anno mette al centro di tutto il tema dei luoghi e dei mondi remoti. Mondi lontani è infatti il titolo della rassegna espositiva principale, inaugurata negli spazi di Villa Fidelia.
E a corredo di tutto? Una locandina firmata dallo stilista Alviero Martini – celebre proprio per i suoi motivi a “carta geografica” – che anticipa il respiro esotico del programma espositivo.
La mostra Mondi lontani su Marco Polo a Villa Fidelia
Con la mostra Mondi Lontani, anche Spello si unisce al coro di eventi celebrativi per i 700 anni dalla morte di Marco Polo. Come già anticipato, sono 70 i nomi protagonisti scelti per interpretare artisticamente un tema molto attuale: quello della scoperta dell’altro, di ciò che è diverso dai luoghi e dalla cultura in cui si è cresciuti. Il percorso espositivo si sviluppa dentro e fuori la Villa, con pitture, sculture, installazioni e performance. Una proposta ricca, inserita nell’affascinante contesto della cittadina umbra, visitabile fino a inizio settembre.
Stati d’arte 2024 – Mondi Lontani
Villa Fidelia, Spello
Fino all’8 settembre 2024
Spello. Visita al borgo fiorito dell’Umbria
La mostra estiva è anche il pretesto ideale per visitare tutto il borgo, percorrendone in lungo e in largo i vicoli fioriti. A Spello – per chi non lo sapesse – i fiori sono di casa. Si tratta infatti di una cittadina d’arte celebre a livello internazionale per le Infiorate. Ossia la grande manifestazione che coinvolge gli abitanti ogni anno, in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini, che si tengono a inizio giugno. Per pochissimi giorni, il borgo moltiplica esponenzialmente i fiori di cui è dipinto. Si tiene una vera e propria gara tra vicini di casa, per eleggere il balcone più fiorito dell’anno. E le targhe in maiolica dipinta appese accanto agli usci testimoniano la classifica ufficiale delle varie edizioni.
In tutti gli altri mesi – anche se con quale bocciolo in meno – Spello rimane un grazioso centro arrampicato su uno dei colli a metà tra Assisi e Foligno. Vale una visita anche solo per curiosare tra le botteghe di artigianato locale, ricche dei manufatti di ceramica dipinta nella vicina Deruta.
Per approfondire i luoghi da non perdere in città, ti consigliamo questa guida:
La Villa dei Mosaici di Spello. Un gioiello dell’Antica Roma
Per concludere il tour artistico a Spello, non si può mancare di visitare la Villa dei Mosaici. Il ritrovamento archeologico romano più spettacolare di tutta l’Umbria. Si tratta di una scoperta relativamente recente – i primi indizi sul complesso monumentale antico vennero trovati per caso nel 2005 – che ha riportato alla luce buona parte del corpo centrale di un’incredibile villa di epoca tardo imperiale.
Il museo costruitole attorno si trova proprio ai piedi di Spello, ed espone i ricchissimi mosaici pavimentali ritrovati, uniti a frammenti di stucchi ed affreschi, che riportano indietro nel tempo. Il viaggio nel passato è amplificato dal curatissimo video di accompagnamento, che ricostruisce gli ambienti con immagini realistiche in 3D.
La storia della Villa dei Mosaici
Di tutta la superficie originaria della Villa, sono fino ad oggi state riportate allo scoperto 20 stanze, per un totale di 500 metri quadri. Fu probabilmente costruita in due fasi distinte: una prima in Età Augustea (27 a.C. – 14 d.C.) e la seconda in piena Età Imperiale dagli inizi del Terzo Secolo.
L’identità del proprietario della Villa è ignota. Certo – considerando la ricchezza dei resti – doveva trattarsi di un personaggio aristocratico.
I mosaici romani della Villa
Dieci delle 20 stanze conservano “tappeti” di mosaici policromi di grande fascino: un unicum in tutta l’Umbria.
Si parte dalla Sala degli uccelli, che presenta un motivo geometrico punteggiato da vari volatili, tra cui si identificano le pernici. Un probabile richiamo alla caccia.
Bellissimo il Triclinium: la stanza dei banchetti, in cui spicca una decorazione centrale sul tema di Bacco e del vino, accompagnato da animali selvatici, domestici e persino fantastici. Al centro, si nota il servitore che versa il vino; attorno vari personaggi si avvicendano con in mano elementi naturali legati all’agricoltura. Si tratta forse dei simboli delle stagioni, che indicano il passare del tempo.
Ancora, merita una citazione la Stanza del sole radiante, che deve il nome al grande sole che diffonde i suoi raggi al centro. Ultimo (ma non ultimo) dei mosaici perfettamente conservati in questa Villa ai piedi di Spello.
Emma Sedini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati