10 case museo e storici studi d’artista da scoprire in Toscana
La regione è ricca di ville storiche e dimore uniche, che per secoli hanno ospitato grandi intellettuali e artisti come Puccini, Venturi, Vasari, Dante e Guidi. Ecco una lista delle migliori, da Lucca ad Arezzo, passando per Pistoia e Firenze
Il pianoforte di Puccini, l’atelier di Venturi, la biblioteca di Pascoli e i dipinti di Guidi: troppo spesso la ricchezza delle case museo passa inosservata a vantaggio dei grandi musei, e questo è tanto più vero in Toscana. L’intera regione è infatti costellata di ville storiche, dimore medievali e atelier novecenteschi dove tutto sembra essere rimasto proprio come una volta, ma che spesso si aprono a esperimenti multimediali e attività laboratoriali. Ecco quelle da non perdere.
La casa-atelier di Sigfrido Bartolini a Pistoia
La casa-atelier dell’artista, scrittore e collezionista Sigfrido Bartolini (1932-2007) a Pistoia racconta la sua eredità, così come la passione per la classicità – numerosi i calchi in gesso che si mescolano alle teorie di terrecotte in stile popolare –, insieme ai suoi monotipi, xilografie e vedute di paesaggi. “La mia casa è come un mio quadro, lo conosco pennellata per pennellata”, scriveva Bartolini nel diario Disperata felicità. Tra le edizioni rare (come il bellissimo Pinocchio illustrato) e le opere di Sironi, de Chirico, Soffici, Viani, la casa è anche custode di un grande archivio e di una biblioteca.
La casa museo Franco e Lidia Luciani a Firenze
È aperto da pochi mesi, a Firenze, un luogo che accoglie una piccola ma preziosa collezione di opere d’arte creata in più di 50 anni di vita da una coppia di grande cultura, appassionata di arte e fortemente legata alla città e alla Toscana. È la Casa della Memoria di Franco e Lidia Luciani, che ha aperto al pubblico per la prima volta nel dicembre 2023 in via Niccolò da Uzzano 11 e custodisce le opere di grandi artisti che hanno fatto la storia della pittura italiana dell’Ottocento e dei primi del Novecento.
Museo Fondazione Primo Conti a Fiesole
Non poteva che nascere nella villa Le Coste di Fiesole, dentro la sua antica dimora, la Fondazione dedicata al pittore Primo Conti (1900-1988). Lui stesso dopotutto la destinò, nel 1980, a sede del Centro di documentazione e ricerche sulle avanguardie storiche. La Fondazione affianca oggi lo studio e la promozione del patrimonio artistico e letterario donati dall’artista – con ampio spazio per i dipinti della sua stagione giovanile in chiave fauve, futurista e metafisica –, alla tutela e valorizzazione dei documenti del periodo delle Avanguardie Storiche.
Casa Museo e Laboratorio Leonetto Tintori a Figline di Prato
Si vede dalla sua creativa dimora quanto Leonetto Tintori (1908-2000) sia stato in tutto e per tutto uno sperimentatore, dalla pittura alla scultura, dal mosaico alla scagliola, nonché restauratore di fama internazionale. La casa di Vainella, nel pratese, la acquistò insieme alla moglie Elena e la attrezzò a scuola d’arte, per poi donarla negli Anni Ottanta al Comune di Prato perché ospitasse attività artistiche e culturali. Oggi questa casa museo – circondata da un giardino disseminato delle sue sculture (perlopiù in ceramica) e dominato dalla grande Arca, costruita dall’artista per custodire le ceneri proprie e della moglie – ospita ancora un laboratorio per affresco che cura le visite alla casa e svolge attività didattiche sulle tecniche della pittura murale e della ceramica artistica.
Museo Casa di Dante a Firenze
Sempre in competizione con Ravenna – casa finale del Sommo e suo rifugio nell’esilio –, Firenze ha un suo Museo della Casa di Dante, che si trova in una delle zone più antiche del centro storico, in via Santa Margherita. Anche se non si è certi che l’edificio sia proprio la casa autentica – Dante scrisse solo di essere nato all’ombra della Badia Fiorentina, sotto la parrocchia di San Martino –, la vicina chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi è il luogo dove il poeta avrebbe conosciuto Beatrice Portinari. Il museo, che incorpora alcune case medievali (inclusa una delle due Torri dei Giuochi), deve il suo aspetto attuale a un restauro dei primi del Novecento a cura dell’architetto Giuseppe Castellucci, al termine del quale venne aperto al pubblico. Oggi c’è persino un allestimento multimediale che permette di camminare “virtualmente” tra le stanze e conoscere la Firenze medievale.
Casa e archivio Venturino Venturi a Loro Ciuffenna
È nel borgo fortificato di Loro Ciuffenna (provincia di Arezzo) che l’artista Venturino Venturi decise di venire ad abitare nel pieno della sua maturità artistica, così da ritrovare un legame forte e significativo con la propria terra di origine. Oggi Casa Venturi custodisce al suo interno l’atelier dello scultore e gli ambienti nei quali ha vissuto, impreziositi di opere grafiche, sculture, pitture, mosaici, documenti, libri e cataloghi che ci permettono di conoscere una delle principali personalità artistiche del Secondo Novecento Italiano. Casa Venturi è anche un attivo centro di educazione all’arte e di produzione di eventi espositivi di livello nazionale, e oltre all’archivio (che deve il suo nome all’artista) ha qui sede il Centro di Documentazione per la Scultura italiana del Novecento.
La casa museo di Giovanni Pascoli a Barga
Era il 1895 quando il leggendario poeta Giovanni Pascoli si trasferì a Barga (provincia di Lucca), nella frazione di Castelvecchio alle pendici del monte Caprona, e lì abitò fino alla morte nel 1912. La sua casa, di origine settecentesca, è oggi un museo aperto al pubblico che mantiene inalterato l’aspetto del tempo del poeta: mobili, oggetti, d’uso, libri, ma anche dipinti di Antonio De Witt, Plinio Nomellini, Alberto Magri, Tullo Golfarelli, Vico Viganò e Attilio Pratella. Da non perdere, accanto alla casa, la cappella affrescata da Adolfo Balduini, con un’arca di Leonardo Bistolfi (che ospita le tombe di Pascoli e della sorella Maria).
Casa museo di Ugo Guidi a Forte dei Marmi
A Forte dei Marmi, vicinissimo al celebre Caffè Roma Quarto Platano dove si incontravano artisti e letterati nei lunghi pomeriggi estivi (e in onore dei quali è stato aperto un museo omonimo), si trova la casa studio di Ugo Guidi (1912-1977), scultore e allievo di Arturo Dazzi. Qui, nell’intatto l’atelier, sorge un piccolo ma affascinante museo, i cui scaffali traboccano di bozzetti, opere, disegni, studi preparatori, libri, fotografie e manifesti. Aperta al pubblico nel 2005 (in occasione dell’inserimento nell’itinerario regionale delle Case della Memoria), la casa-atelier aderisce da quasi vent’anni alle aperture del FAI, e ha sviluppato negli anni una vivace programmazione attraverso attività didattiche, ludiche e laboratoriali.
La villa museo di Giacomo Puccini a Torre del Lago
È da vedere anche solo per la bellezza della villa, la casa museo del grande compositore Giacomo Puccini a Torre del Lago, frazione del Comune di Viareggio. Ancora oggi appartenente alla famiglia, la villa era stata ricostruita secondo un progetto frutto della collaborazione tra Puccini, De Servi, Nomellini, Galileo Chini e l’architetto Vincenzo Pilotti. Oggi custodisce oggetti come i fucili da caccia e i ritratti di famiglia, ma soprattutto i testimoni dell’eredità immortale di Puccini, come i manoscritti e il pianoforte del maestro. Notevoli anche gli ambienti decorati da Galileo Chini e la cappella decorata da Adolfo De Carolis (dove è sepolto il musicista insieme alla moglie, al figlio e alla nuora), e il piccolo giardino, ispirato ai giardini giapponesi.
Il Museo di Casa Vasari ad Arezzo
“Iniziai col comprare una casa ad Arezzo nel sobborgo di S. Vito, dove si respira l’aria più buona di questa città”: così il grande storico dell’arte e artista Giorgio Vasari descriveva la sua casa, acquistata nel 1541, oggi sede del museo omonimo. Vasari, che fu sempre legato alla sua città natale, come testimoniano le numerose opere sul territorio aretino, realizzò personalmente le decorazioni delle sale del piano nobile, tra riferimenti mitologici, biblici e allegorici riproposti sia sui soffitti a cassettoni sia sulle volte e sulle decorazioni parietali. La grande casa – che nasconde anche un preziosissimo archivio, escluso dal percorso museale – ospita opere provenienti dalle collezioni delle Gallerie Fiorentine, una rassegna di dipinti cinquecenteschi riferibile in particolare ai “pittori dello studiolo”, come Alessandro Allori, Perin del Vaga, Giovanni Stradano e Santi di Tito.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati