
Era il 1978 e Brian Eno lanciava l’album Ambient 1: Music for Airports. L’idea di una musica che predisponesse la mente a sentirsi a proprio agio in un ambiente immenso gli era venuta in un aeroporto tedesco, durante una lunga attesa per un volo. Ma, da allora, la musica è cambiata, in tutti i sensi. Questi enormi “contenitori” sono diventati luoghi da vivere, se si parte o se si torna da un viaggio, ma anche indirizzi alternativi di soggiorno, grazie a transfer con il centro città praticamente no-stop.
Il TWA Hotel al JFK Airport di New York
Un’esperienza da provare al TWA Hotel JFK Airport di New York, a una mezz’oretta da downtown. È ricavato nel terminal progettato dall’architetto finlandese Eero Saarinen nel 1962. Dopo la chiusura è stato inserito nel Registro nazionale dei luoghi storici e successivamente restaurato e trasformato in un albergo. Offre camere e ambienti che celebrano l’epoca d’oro dell’aviazione: moquette rosse che richiamano i colori originali della lounge della compagnia aerea TWA, telefono rotante nelle camere in stile modernista, parrucchiere con asciugacapelli ad alveare e riviste vintage, piscina riscaldata a sfioro sul tetto, ristorante firmato Jean-Georges. Non è finita: il cocktail bar, nominato da Departures Magazine uno dei migliori bar d’albergo del mondo, si trova all’interno di “Connie”, un aereo Lockheed Constellation del 1958. E basta uscire dalla camera per vedere le mostre, curate dalla New York Historical Society, con oggetti di bordo d’epoca, divise, valigie, il diario di un’assistente di volo che racconta le sue avventure aeree.

Dormire negli aeroporti dal Canada a Singapore, passando per Dubai
Il Jewel Changi Airport è uno spazio davanti al terminal 1 dell’aeroporto di Singapore, un progetto tecno-green dell’architetto israeliano Moshe Safdie. Vale da solo il viaggio perché s’ispira a una foresta tropicale che ha nel centro la Rain Vortex, la cascata indoor più alta del mondo. L’idea è quella di una “agorà” greca in cui passeggiare nel verde o in una delle strutture sospese del Canopy Park, andare al cinema, al ristorante, fare shopping, vedere una mostra d’arte o ascoltare un concerto. Un universo che si raggiunge subito uscendo da una delle camere del Crowne Plaza Changi Airport, che nel 2024 ha vinto per la nona volta il premio come miglior hotel aeroportuale del mondo. Al Fairmont Vancouver Airport, premiato per la sostenibilità, chi soggiorna ha a disposizione la bicicletta per percorrere le vicinissime ciclabili che arrivano fino alle spiagge di Richmond, per poi tornare in hotel e assaggiare la cucina di pesce della città. Il Dubai International Hotel, è un ottimo indirizzo, visto che in questa vasta metropoli non è sempre facile scegliere dove stare, per raggiungere The Museum of Future e l’iconico Burj Khalifa.
Lo Sheraton di Milano Malpensa
In Italia, a soli 45 minuti dal cuore di Milano, si può dormire con tutti i migliori comfort allo Sheraton Milan Malpensa, che ha ristoranti, lounge, piscina e la magnifica Cocoon Wellness Spa. Spesso vengono offerti pacchetti che includono biglietti per visitare musei, come l’ADI Design Museum che ospita la collezione storica del Premio Compasso d’Oro. Del resto gli architetti King & Roselli, che lo hanno progettato, si sono ispirati nella sua realizzazione proprio al design, come omaggio a Milano.
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I migliori Airport Hotel del mondo
Nella classifica di Skytrax che assegna ogni anno gli “oscar” per i migliori alberghi aeroportuali, ai primi tre posti in Europa si piazzano gli Hilton di Monaco, Schiphol, e Francoforte. E poi ci sono quelli della collezione YotelAir, negli scali di Istanbul, Parigi, Londra. Ma è da provare anche il nuovo Moxy Luxembourg Airport, all’interno di uno dei più grandi edifici in legno d’Europa, lo Skypark Business Center dell’aeroporto di Lussemburgo, che porta la firma dell’architetto Vanessa Thulliez. Si contraddistingue per uno stile molto informale, dal check-in accompagnato da un cocktail offerto al Moxy Bar, alla terrazza all’aperto che dispone di un campo da pétanque.
Luisa Taliento
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