Visitare musei di tutto il mondo stando fermi? È possibile con la piattaforma Vortic
Con l’evento, appena chiuso, Vortic in Venice, la piattaforma di realtà virtuale ha permesso ai visitatori di entrare dentro grandi gallerie e musei di ogni angolo del pianeta
Con la 59. edizione della Biennale d’Arte di Venezia hanno aperto i battenti anche un ricco numero di rassegne rivolte espressamente alle nuove tecnologie. E così è approdata in laguna anche Vortic, la principale piattaforma del mondo dell’arte dedicata alle Realtà Estese, per la precisione Augmented Reality, Virtual Reality e Mixed Reality. La piattaforma ha così presentato l’evento immersivo Vortic in Venice ha presentato al pubblico la possibilità di scoprire mostre, progetti e collezioni d’arte contemporanea dislocate in tutto il mondo.
IL PROGETTO VORTIC IN VENICE
Allestita lungo la Fondamenta delle Zattere, l’esposizione ha messo in dialogo la galleria Victoria Miro, l’organizzazione non-profit CICA Vancouver, il Centro de Arte Contemporáneo de Málaga e la collezione del businessman britannico Simon Nixon. In che modo? Offrendo la possibilità di catapultare i visitatori all’interno di mostre e appositi spazi virtuali esplorabili attraverso visori Oculus Quest 2. Concepito per consentire a chiunque di muoversi in totale autonomia, il percorso espositivo ha raccolto una personale inedita dell’artista statunitense Doug Aitken (realizzata in collaborazione con 303 Gallery, Galerie Eva Presenhuber, Victoria Miro e Regen Projects), un’esposizione che il Centro de Arte Contemporáneo de Málaga ha dedicato al lavoro del pittore spagnolo Patricio Cabrera, alcune opere provenienti dalla Simon Nixon Collection e Through Our Eyes – Resonance and Illusion in Contemporary Portraits, la collettiva inaugurale dell’associazione CICA Vancouver. Prodotte avvalendosi di sofisticati dispositivi, le esperienze proposte da Vortic vantano una notevole qualità grafica degli ambienti virtuali: una peculiarità che rende la visita molto fedele a un’esplorazione in presenza.
CON VORTIC NELLO STUDIO DI FLORA YUKHNOVICH
Cosa si può fare con questa tecnologia? Un esempio è il cortometraggio a 360° Fragonard to Tiepolo: A Rococo Journey with Flora Yukhnovich. Realizzato nel 2020, in occasione di una residenza artistica veneziana promossa da Victoria Miro, il film segue la pittrice inglese Flora Yukhnovich alla scoperta di quegli affreschi e di quelle architetture che da sempre hanno ispirato il suo personalissimo immaginario. Fra i suggestivi luoghi nei quali potersi immergere ricordiamo la Chiesa Santa Maria della Visitazione, il museo Ca’ Rezzonico e, dulcis in fundo, lo studio dell’artista stessa.
– Valerio Veneruso
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