David Chipperfield progetta il nuovo Museo Archeologico Nazionale di Atene
L’ampliamento garantirà al museo di fondazione ottocentesca 20mila metri quadri di spazi espositivi aggiuntivi. La nuova ala, parzialmente seminterrata, dialogherà con l’edificio neoclassico attraverso la piazza e il parco aperti alla città
Risale a un mese fa l’annuncio del progetto vincitore del concorso internazionale per l’ampliamento del Museo Archeologico Nazionale greco di Atene, selezionato tra le candidature di dieci studi internazionali. Ad aggiudicarsi la gara è stato David Chipperfield Architects, in collaborazione con lo studio greco Alexandros N. Tombazis & Associates, con una proposta di rinnovamento che prevede un’estensione del polo verso la piazza antistante il pre-esistente Museo Archeologico Nazionale, fondato alla fine dell’Ottocento, che custodisce una collezione di oltre 20mila reperti rinvenuti sul territorio locale. Il restyling dell’area sarà strategico nell’avviare un processo di rigenerazione del centro storico di Atene (nel distretto di Exarcheia) e permetterà di ampliare ulteriormente gli spazi a disposizione del più grande museo della Grecia (al momento in grado di esporre solo il 10% degli oggetti in collezione). Ora lo studio di Chipperfield fa trapelare le prime indiscrezioni sul progetto, che cercherà di attualizzare (senza apportare sostanziali rotture stilistiche) l’approccio architettonico e urbanistico che ha ispirato la costruzione originale, puntando sull’alternanza tra monumentalità degli edifici e ampi spazi aperti, contraddistinti dall’abbondanza di verde.
IL NUOVO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE. IL PROGETTO DI CHIPPERFIELD
L’estensione sulla piazza antistante il museo prevede la realizzazione di nuovi spazi espositivi, in parte interrati e sormontati da un roof, che si affacceranno sull’area di raccordo concepita come parte integrante del parco che introdurrà all’edificio storico. E l’ingresso sarà scandito da una nuova facciata con una monumentale scalinata, integrata nello stile dell’architettura neoclassica. Sarà questo l’espediente utilizzato per porre il museo in più stretto dialogo con il tessuto urbano: la nuova entrata su strada permetterà di accedere direttamente agli spazi espositivi creati grazie all’ampliamento, che ospiterà anche una biglietteria, un negozio, il ristorante, un auditorium, oltre a sale dedicate alle mostre temporanee, per un totale di 20mila metri quadri di integrazione. Da strada si potrà inoltre sbirciare all’interno della struttura tramite le ampie superfici vetrate che si aprono sulle pareti in muratura. Una volta all’interno i visitatori attraverseranno i diversi ambienti espositivi, posti su due livelli, fino a raggiungere l’edificio storico, in un continuum architettonico di volumi geometrici, scorci prospettici, giochi di luci e ombre, in spazi che talvolta suggeriranno l’impressione di trovarsi all’interno di una grotta, collocazione in sintonia con la natura di alcuni degli oggetti esposti.
IL PARCO-GIARDINO CHE DIVENTA AGORÀ
All’esterno, un giardino-agorà rafforzerà la funzione pubblica del Museo Archeologico Nazionale, offrendosi alla città come parco urbano, ricco di scenari e texture differenti. All’ideazione del “paesaggio”, ispirato a un’estetica ottocentesca, ha contribuito lo studio belga Wirtz International, tra vialetti battuti, prati, alberi monumentali per la copertura superiore, gruppi di pini (Marittimi e di Aleppo), piante sempreverdi tipiche del clima mediterraneo. All’interno della nuova ala del museo, parzialmente seminterrata rispetto alla piazza sovrastante, ci sarà modo di scoprire un cortile, aperto sul paesaggio lussureggiante della copertura, che mette in collegamento il complesso moderno con il vecchio, sempre progettato come spazio di aggregazione per turisti e ateniesi.
Livia Montagnoli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati