Muore Tommaso Lisanti, l’artista che dipingeva alieni e dischi volanti
Il pittore originario di Ferrandina, in provincia di Matera, è morto a 67 anni. Di lui rimangono gli immaginari postumani impressi sulle tele cupe, animate da alieni e navicelle spaziali
Il ricordo dell’artista Tommaso Lisanti riecheggia nelle tele dai tratti futuristi. Il pittore ferrandinese, scomparso a 67 anni, aveva sempre avuto una propensione particolare verso le avanguardie, soprattutto nelle nuove concezioni spazio-temporali sviluppate nel campo delle arti visive nella prima metà del Novecento. Come un esploratore, Lisanti ha iniziato a visitare luoghi intergalattici, incontrando alieni dagli occhi vitrei e viaggiando su astronavi brillanti. Elementi che hanno contraddistinto la sua produzione artistica e che lo hanno portato a dialogare con artisti quali Maurizio Mochetti (in occasione della doppia personale intitolata Stairway to heaven, organizzata nella Galleria d’arte contemporanea Pio Monti di Roma) e con Enzo Cucchi, Michael Eldridge e Carlo Maria Mariani, per citarne solo alcuni, nella mostra collettiva Tenera è la notte a cura di Francesca Monti nello spazio Ad Personam Arte Contemporanea di San Severino, nelle Marche.
TOMMASO LISANTI: LA VITA
Nato a Ferrandina (Matera) nel 1956, l’artista Tommaso Lisanti si è poi trasferito a Roma dove ha vissuto e lavorato. Qui è entrato in contatto con i più importanti attori della scena contemporanea dell’epoca, primo fra tutti lo storico gallerista Pio Monti, con il quale si annoverano diverse collaborazioni che hanno visto Lisanti protagonista, come ad esempio le mostre Due quadri, Un pittore uno scultore e Stairway to heaven. Il vivace ambiente romano alimenta e sviluppa la ricerca del pittore lucano, tanto da essere stato selezionato tra gli artisti dell’Undicesima Quadriennale di Roma, nel 1986. A questa importante rassegna, si aggiungono premi, riconoscimenti e mostre (collettive e non) che hanno accresciuto e supportato il lavoro del pittore fino alla fine.
TOMMASO LISANTI: IL RICORDO DI LORENZO CANOVA
“Tommaso Lisanti è stato un artista in anticipo sui tempi, il creatore di un mondo alieno e metafisico che ha precorso le realtà e gli universi paralleli che oggi trionfano nei film e nelle serie televisive” lo ricorda così Lorenzo Canova, Professore dell’Università degli Studi del Molise, nonché curatore della mostra Futuribile 3797 ospitata presso la Galleria Maniero di Roma nel 2000. “Lisanti era amato e apprezzato dal Barone Franchetti e da Gino De Dominicis ed era capace di donare ai suoi quadri un profondo senso di enigma con pochi tratti di pennello, di immaginare paesaggi ultraterreni dominati dal mistero della rivelazione dell’ignoto. Oggi che la pittura sta tornando al centro dell’attenzione internazionale, sono certo che il suo importante ruolo di pioniere potrà essere riscoperto e rivalutato dalle generazioni più giovani”.
Valentina Muzi
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