Giunto alla sesta edizione, il World Report Award. Documenting Humanity ha conosciuto in queste ore i nomi dei fotografi che si sono aggiudicati i riconoscimenti messi in palio, secondo le diverse categorie, da un contest che celebra in maniera esclusiva uno degli aspetti fondamentali del fotogiornalismo d’inchiesta. Ovvero la capacità di raccontare con lucidità e trasparenza storie dal forte impatto sociale, usando proprio l’immagine per documentare situazioni limite e smuovere le coscienze dell’opinione pubblica. Una missione etica, insomma; non è un caso allora che l’assegnazione dei riconoscimenti sia nella cornice della prossima edizione (la settima) del Festival della Fotografia Etica, a Lodi nei quattro fine settimana che cadono tra l’8 e il 30 ottobre.
TRA I VINCITORI UN ITALIANO Anche quest’anno il successo dell’iniziativa è stato travolgente, con la candidatura di oltre mille lavori realizzati da più di settecento autori provenienti da 58 nazioni. Il premio più ambito va al francese William Daniels, vincitore deò Master Award per il lavoro intitolato C.A.R., equilibrato reportage sulla condizione della Repubblica Centrafricana, condotto con taglio fotogiornalistico, senza cedere a facili spettacolarizzazioni. Lo Spot Light Award è andato all’italiano Francesco Comello che, con Isle of Salvation, ha puntato i riflettori sull’omonima comunità russa, descrivendola attraverso il poetico linguaggio del bianco e nero. Waiting Girls dell’iraniano Sadegh Souri si è aggiudicato lo Short Story Award, approfondendo il delicato tema della segregazione carceraria femminile in Iran. L’inedito European Photographers Award. Spain 2016 è stato conferito a Javier Arcenillas per il lavoro Latidoamerica, un racconto in presa diretta della società honduregna.
http://www.festivaldellafotografiaetica.it/it/
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